La morte di Franco Ferrara rappresenta una grande perdita sia in termini personali che per la Città di Piazza Armerina. Ci siamo conosciuti sui banchi del Consiglio comunale nel 1993 e da allora siamo stati legati da una amicizia vera basata sulla stima reciproca.
Di Franco Ferrara voglio ricordare due doti rare: la generosità mai ostentata e sempre vissuta come impegno personale e disinteressato a favore dei meno fortunati e il coraggio che lo ha sempre spinto a prendere posizioni e ad assumersi responsabilità guidato solo dai suoi valori di riferimento e mai dalla convenienza che quasi sempre indica le scelte agli imprenditori. Franco ha dimostrato che qui, in Sicilia, si può essere imprenditori liberi da condizionamenti mafiosi e politici.
Infine voglio ricordare la sua ultradecennale battaglia per gli artigiani e per la realizzazione dell’area artigianale che uno scherzo del destino non gli ha consentito di vedere realizzata, una battaglia condotta da vero piazzese, lui che lo era per scelta e non per nascita, nell’interesse della sua città. Credo che a lui occorrerà dedicare la strada più importante dell’area artigianale quando essa sarà realizzata.