domenica 28 marzo 2010

Piazza Armerina. Regolamento sui servizi sociali. L'intervento di Gagliano.

Il consiglio comunale decide di andare per la sua strada e da il proprio via libera all’iter di approvazione di un nuovo regolamento in materia di Servizi sociali. L’aula, infatti, giovedì sera, ha all’unanimità approvato un atto di indirizzo con il quale da mandato alle commissioni consiliari di mettere nero su bianco una prima proposta di testo regolamentare. Si partirà dalla “Bozza Capizzi”, presentata nelle scorse settimane da dieci consiglieri, sette del partito Democratico e tre del centrodestra. Sull’iniziativa una parte del Pd e del governo Nigrelli avevano preso le distanze. Tutti i consiglieri, nel corso del dibattito, hanno sottolineato la competenza del consiglio comunale a proporre propri testi regolamentari in modo del tutto autonomo dalle iniziative della giunta comunale. Una risposta politica, quella trovata all’unanimità dall’aula, indirizzata soprattutto al sindaco Carmelo Nigrelli, il quale nelle scorse settimane aveva definito “una boutade” l’iniziativa consiliare di Capizzi, suo collega di partito, e affermato che “l’unico organo competente a proporre regolamenti al consiglio fosse la giunta comunale, come sancisce lo statuto, nessuna altra procedura è possibile”. Il nuovo testo dovrà passare al vaglio delle commissioni consiliari e ricevere il parere del dirigente del settore. Quindi il passaggio in aula per il voto.

Il video fa riferimento ad un momento finale della seduta, quando bisogna decidere cosa mettere ai voti. Il consigliere Giuseppe Capizzi è appena intervenuto, ma, forse per un difetto di chiarezza, la sua proposta non appare nitida, anzi sembra un passo indietro, nella direzione di accettare che sia l'amministrazione a proporre un testo regolamentare, partendo dalla bozza Capizzi. Gagliano interviene (nel video) e appare molto critico verso il collega, bacchettandolo. Poi Capizzi chiarisce. Dicevano entrambi la stessa cosa, almeno a quanto pare. Voto finale all'unanimità. Sarà il consiglio comunale, nella propria autonomia, e non la giunta, a mettere nero su bianco un sistema regolamentare unico in materia di Servizi sociali.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo