“Siamo al punto di dover
fare la colletta per comprare il cibo agli anziani, siamo ormai a questo, non
ci sono più soldi, se non si muove qualcosa scriverò ai familiari degli
anziani, agli ospedali e all’autorità giudiziaria per chiedere di portarli altrove,
perché non saremo in grado di sfamarli”. L’appello drammatico arriva dal
presidente della Casa di Riposo San Giuseppe, Nunzio Crimì, il quale chiede che non continui
“la disattenzione generale incredibile” sulle sorti dell’istituto di Piano
Sant’Ippolito che accoglie e assiste ogni giorno 54 anziani ospiti. Il
personale è da anni senza stipendio, fatti salvi i piccoli acconti periodici, e
vanta decine e decine di stipendi arretrati. Il presidente Crimì descrive la
situazione al limite nel quale si trova ad operare. “Ho scritto alla Prefettura
e alla Regione, ho spiegato loro che non si muove qualcosa trasferirò altrove
gli anziani, pena l’interruzione di un pubblico servizio, abbiamo ancora pochi
giorni di tempo a disposizione in realtà, non ce la facciamo più, abbiamo
difficoltà a fare la spesa”, dice.
Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo