"Il senso di responsabilità che ci è sembrato doveroso tenere di fronte ai bisogni della città ci ha impedito - per diverse settimane - di replicare alle insulse e sgangherate accuse che alcuni esponenti dell’UDC hanno lanciato alla attuale Giunta comunale.
Abbiamo pensato fosse giusto non rispondere nell’immediatezza a queste sconcertanti critiche perché speravamo che potesse prevalere la linea del confronto e del dialogo, e soprattutto perché non volevamo che un nostro chiarimento alla comunità piazzese potesse essere strumentalizzato diversamente. Purtroppo i tentativi di dialogo avviati dal primo cittadino si sono infranti contro un muro invalicabile, che è quello frapposto da soggetti che hanno mostrato di volere promuovere ben altri interessi che quelli dei cittadini. Ed è per questo che ora più che mai si impone forte l’esigenza di fare chiarezza. Abbiamo atteso invano di capire quali fossero le ragioni della critica dell’UDC all’azione della squadra di governo, e quali potessero essere le misure necessarie per riequilibrare (ammesso e non concesso che ce ne sia bisogno) l’operato della Giunta. Le risposte sono state delle richieste generiche di dimissioni a questo o a quell’assessore, senza che queste presunte (e presuntuose) istanze di rinnovamento siano state accompagnate da altra spiegazione che non sia il riferimento indiretto al vecchio manuale Cencelli. Quello dell’UDC è, per essere più espliciti, il solito bizantinismo di partito che trova la sua sintesi più efficace nell’affermazione “togliti dalla poltrona tu, perché mi ci debbo mettere io!” e l’esecutore più smaliziato nella figura del Consigliere Velardita, che questo intento lo ha annunciato persino in Consiglio comunale, mentre ancora faceva parte della maggioranza, contro ogni forma di correttezza istituzionale (oltre che di buon senso).
A questo gioco politico noi non ci stiamo, perché si traduce unicamente nel tentativo di massacrare quelle istituzioni che stanno lavorando lealmente ed efficacemente per riequilibrare la difficile situazione economico – finanziaria nella quale si trova il Comune. Basta esaminare serenamente i fatti, spogliandosi da ogni pregiudizio, per rendersi conto che il Sindaco Miroddi e la sua Giunta si sono impegnati in una ardua battaglia per il rigore finanziario, onde evitare all’ente di subire nuovi debiti fuori bilancio, come quelli ricevuti dalle passate amministrazioni. A differenza di quanto accaduto prima, oggi l’Amministrazione comunale ha espresso il forte indirizzo di non assumere più obbligazioni che non siano precedute da un regolare impegno di spesa. E chi ha orecchie per intendere, intenda!!! Forse questo rigore potrà non piacere al consigliere Velardita il quale, a dispetto della giovane età, sta mettendo in mostra metodi da consumato politico della prima Repubblica, coniugando in maniera imprudente il massimo del cinismo e dell’ipocrisia possibili. Proprio per questo, gli consigliamo di farsi una ragione del nuovo corso amministrativo e di dimettersi piuttosto lui dalla carica. Andandosene a casa, ne siamo certi, risparmierebbe a noi e alla comunità piazzese le sue ineffabili accuse, scadenti di contenuti e povere anche di argomentazioni e magari potrebbe occupare il suo tempo in maniera più proficua. Piuttosto, il consigliere Velardita avrebbe fatto un servizio migliore alla città se anziché criticare (ribadiamo: senza argomenti) il rigore economico - contabile che ha impedito al Comune di Piazza di andare in dissesto, avesse cercato di aiutare il suo Assessore di riferimento a fare ripartire la fiera degli animali, a sistemare meglio la viabilità cittadina, a fare funzionare in maniera più efficiente il Corpo di Polizia Municipale. Su questi argomenti non una parola spesa, evidentemente perché il confuso ed imbarazzato consigliere preferisce tentare - ma invano - di individuare una pagliuzza nell’occhio altrui, piuttosto che evidenziare la gigantesca trave che è nell’occhio suo e del manipolo di incompetenti dai quali è assistito. Così come farebbe bene il Consigliere Velardita a spiegare alla città come mai non ha fatto nulla per fare partire l’imposta di soggiorno, un tributo che non grava sui cittadini piazzesi, che ha una incidenza bassa sul prezzo dell’alloggio (al massimo 2 euro a notte per gli alberghi di lusso!)e che è istituito nella stragrande maggioranza dei comuni turistici (con ricadute positive per le comunità che ne beneficiano).
L'Amministrazione comunale
Le accuse di Velardita in aula:
http://robertpalermo.blogspot.it/2014/10/piazza-velardita-udc-venuta-meno-lealta.html
Abbiamo pensato fosse giusto non rispondere nell’immediatezza a queste sconcertanti critiche perché speravamo che potesse prevalere la linea del confronto e del dialogo, e soprattutto perché non volevamo che un nostro chiarimento alla comunità piazzese potesse essere strumentalizzato diversamente. Purtroppo i tentativi di dialogo avviati dal primo cittadino si sono infranti contro un muro invalicabile, che è quello frapposto da soggetti che hanno mostrato di volere promuovere ben altri interessi che quelli dei cittadini. Ed è per questo che ora più che mai si impone forte l’esigenza di fare chiarezza. Abbiamo atteso invano di capire quali fossero le ragioni della critica dell’UDC all’azione della squadra di governo, e quali potessero essere le misure necessarie per riequilibrare (ammesso e non concesso che ce ne sia bisogno) l’operato della Giunta. Le risposte sono state delle richieste generiche di dimissioni a questo o a quell’assessore, senza che queste presunte (e presuntuose) istanze di rinnovamento siano state accompagnate da altra spiegazione che non sia il riferimento indiretto al vecchio manuale Cencelli. Quello dell’UDC è, per essere più espliciti, il solito bizantinismo di partito che trova la sua sintesi più efficace nell’affermazione “togliti dalla poltrona tu, perché mi ci debbo mettere io!” e l’esecutore più smaliziato nella figura del Consigliere Velardita, che questo intento lo ha annunciato persino in Consiglio comunale, mentre ancora faceva parte della maggioranza, contro ogni forma di correttezza istituzionale (oltre che di buon senso).
A questo gioco politico noi non ci stiamo, perché si traduce unicamente nel tentativo di massacrare quelle istituzioni che stanno lavorando lealmente ed efficacemente per riequilibrare la difficile situazione economico – finanziaria nella quale si trova il Comune. Basta esaminare serenamente i fatti, spogliandosi da ogni pregiudizio, per rendersi conto che il Sindaco Miroddi e la sua Giunta si sono impegnati in una ardua battaglia per il rigore finanziario, onde evitare all’ente di subire nuovi debiti fuori bilancio, come quelli ricevuti dalle passate amministrazioni. A differenza di quanto accaduto prima, oggi l’Amministrazione comunale ha espresso il forte indirizzo di non assumere più obbligazioni che non siano precedute da un regolare impegno di spesa. E chi ha orecchie per intendere, intenda!!! Forse questo rigore potrà non piacere al consigliere Velardita il quale, a dispetto della giovane età, sta mettendo in mostra metodi da consumato politico della prima Repubblica, coniugando in maniera imprudente il massimo del cinismo e dell’ipocrisia possibili. Proprio per questo, gli consigliamo di farsi una ragione del nuovo corso amministrativo e di dimettersi piuttosto lui dalla carica. Andandosene a casa, ne siamo certi, risparmierebbe a noi e alla comunità piazzese le sue ineffabili accuse, scadenti di contenuti e povere anche di argomentazioni e magari potrebbe occupare il suo tempo in maniera più proficua. Piuttosto, il consigliere Velardita avrebbe fatto un servizio migliore alla città se anziché criticare (ribadiamo: senza argomenti) il rigore economico - contabile che ha impedito al Comune di Piazza di andare in dissesto, avesse cercato di aiutare il suo Assessore di riferimento a fare ripartire la fiera degli animali, a sistemare meglio la viabilità cittadina, a fare funzionare in maniera più efficiente il Corpo di Polizia Municipale. Su questi argomenti non una parola spesa, evidentemente perché il confuso ed imbarazzato consigliere preferisce tentare - ma invano - di individuare una pagliuzza nell’occhio altrui, piuttosto che evidenziare la gigantesca trave che è nell’occhio suo e del manipolo di incompetenti dai quali è assistito. Così come farebbe bene il Consigliere Velardita a spiegare alla città come mai non ha fatto nulla per fare partire l’imposta di soggiorno, un tributo che non grava sui cittadini piazzesi, che ha una incidenza bassa sul prezzo dell’alloggio (al massimo 2 euro a notte per gli alberghi di lusso!)e che è istituito nella stragrande maggioranza dei comuni turistici (con ricadute positive per le comunità che ne beneficiano).
L'Amministrazione comunale
Le accuse di Velardita in aula:
http://robertpalermo.blogspot.it/2014/10/piazza-velardita-udc-venuta-meno-lealta.html
L'Ncd chiude al sindaco Miroddi: "Proposta indecente":
http://robertpalermo.blogspot.it/2014/10/piazza-ncd-dal-sindaco-proposta.html
Le dimissioni dell'assessore Filippo Sammarco:
http://robertpalermo.blogspot.it/2014/10/piazza-assessore-sammarco-troppe.html
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