sabato 4 ottobre 2014

Piazza. Bilancio, ancora un nulla di fatto. Chieste le dimissioni dell'assessore Di Giorgio

Termine scaduto e Comune senza Bilancio di Previsione. La giunta guidata dal sindaco Filippo Miroddi ha approvato il documento solo il 30 settembre mattina, con il consiglio comunale che di fatto si è ritrovato all’ultimo giorno utile per il via libera al Bilancio, senza avere un solo atto in mano da valutare. Momenti di tensione a fine seduta tra il sindaco Filippo Miroddi e il consigliere Teodoro Ribilotta, esponente del Partito democratico proprio sui tempi strettissimi con cui è stato approvato l’importante documento contabile. La competenza in materia spetta ai consiglieri, da qui la richiesta da parte dell’opposizione di informare gli uffici regionali di quanto successo. “La responsabilità non può ricadere su questo consiglio comunale, fino ad oggi ultimo giorno utile non abbiamo nulla in mano, non possiamo neanche incardinare il punto, propongo un documento da inviare all’assessorato regionale agli Enti locali per spiegare come stanno le cose”, sottolinea Ribilotta. Il sindaco Miroddi ha ricordato come anche durante il governo di sinistra si sia verificata una tempistica così stretta in materia di approvazione del Bilancio. Il responsabile del settore Economico-finanziario, Maria Rosa Pascolato, ha spiegato ai consiglieri come il ritardo nella redazione del Bilancio sia stato dovuto ai continui cambiamenti previsti fino all’ultimo nella assegnazione dei trasferimenti che hanno costretto gli uffici a dover riaggiornare le cifre per far quadrare i conti. “Il bilancio con gli allegati ci è stato consegnato dall’amministrazione, abbiamo incardinato il punto in aula, sarà mia premura in tempi velocissimi trasferire gli atti alle commissioni e ai Revisori per i pareri di competenza”, ha sottolineato il presidente dell’aula consiliare Gianfilippo la Mattina. Sotto attacco politico nella seduta precedente anche l’assessore al Bilancio Alessia Di Giorgio. “Chiedo le dimissioni dell’assessore perché non è in grado di governare”, ha chiesto il capogruppo dell’Ncd, il consigliere Ivan Picicuto. Dai banchi dell’amministrazione comunale non è arrivata nessuna replica.

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Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo