sabato 18 gennaio 2014

Piazza. L'ex vicesindaco Tudisco: "Il 30 per cento della Villa finanzi tutto lo sport"

Dal blog di Fratelli d'Italia l'intervento di Fabrizio Tudisco http://fdiplutia.blogspot.it/2014/01/piazza-armerina-lo-sport-e-per-tutti-e.html

Piazza Armerina : Lo Sport è per tutti e i contributi per pochi.....
Apprendo dagli organi di stampa che l’Amministrazione comunale di Piazza Armerina ha deliberato un contributo straordinario a favore della Società sportiva di calcio locale per una somma di 10,000 euro e nessun altro sostegno finanziario per le altre Società sportive che militano nei campionati di Basket, Volley , Atletica leggera, etc. Il provvedimento ha scatenato le dure reazioni dell’amico Maurizio Barravecchia che ha addirittura dato del bugiardo al Sindaco Miroddi per non aver tenuto fede alle promesse di contributi,fatta a suo tempo, per la totale assenza delle relative somme in bilancio. Se ciò risultasse vero sarebbe una grave forma di discriminazione politica/amministrativa nei confronti delle Società sportive diverse dal calcio che richiede da parte del primo cittadino – titolare della delega allo sport – un pronto chiarimento nei confronti della opinione pubblica. Avendo ricoperto il ruolo di Assessore comunale e provinciale allo sport sono perfettamente a conoscenza delle difficoltà finanziarie che ogni Ente locale deve quotidianamente affrontare per le necessità della Collettività amministrata e di conseguenza “la voce” contributi dei bilanci comunali è una di quelle che per prima viene azzerata(a torto)per la migliore ottimizzazione delle risorse finanziarie. Di conseguenza le Società sportive che, non dimentichiamolo mai, svolgono un indispensabile e insostituibile ruolo nel tessuto sociale avviando e seguendo centinaia di giovani per una sana crescita motoria-sportiva e civile – vedono compromessa ogni anno la stagione agonistica non avendo alcuna speranza di finanziamento pubblico. Tale meritevole attività non può essere abbandonata dalla Amministrazione locale o peggio ancora essere discriminata ma all'inverso deve essere supportata come elemento aggregante di tutta la Collettività Piazzese. Non voglio entrare nella querelle – augurandomi che sia solo un incidente di percorso peraltro facilmente risolvibile da parte del Sindaco Miroddi – ma mi spingo più in la dando all’Amministrazione comunale -spero- utili suggerimenti per la gestione di tutto lo sport locale.
Il capitolo di bilancio per i fondi derivanti dagli introiti ingressi della villa Romana del Casale, in percentuale, dovrebbe finanziare “Tutto” lo sport locale con una larga sponsorizzazione che parte dallo sport di base dei centri di Avviamento allo Sport alle prime squadre dei campionati regionali;
La gestione di tutti gl’impianti sportivi dovrebbe essere affidata a tutte le Società sportive locali o almeno a quelle interessate, esonerandole dal ticket per i servizi individuali a domanda e sostenendole economicamente per le spese straordinarie di manutenzione degli impianti.
La Città dovrebbe ospitare periodicamente eventi e manifestazioni di levatura nazionale e internazionale nei settori dell’Atletica leggera, del ciclismo, del motociclismo, delle Arti marziali, dell’Atletica pesante, del Puglilato , etc con il binomio Sport/Turismo valorizzando il nostro territorio ricchissimo di risorse naturali/ambientali/artistiche/storiche/culturali.
Piazza Armerina vanta tradizioni sportive di grande rispetto e deve essere preciso impegno di ogni Sindaco, alla guida della Città, valorizzare lo Sport attraverso ogni intervento utile a diffondere e a far praticare la “cultura sportiva” .
 Una Città senza sport è una Città senza prospettive di sviluppo culturale ed economico!

                                                                 Fabrizio Tudisco

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo