venerdì 18 luglio 2008

Costituito Comitato d'Area banca di credito cooperativo Luigi Sturzo. Obiettivo aprire una filiale in città. Presidente Benedetto Anzaldi.


PIAZZA ARMERINA. Nasce in città il Comitato d’Area della banca di Credito Cooperativo Luigi Sturzo, il giovane istituto di credito con sede a Caltagirone e alla ricerca di una fetta del mercato nel comprensorio Piazza Armerina-San Michele di Ganzaria-Mirabella Imbaccari, con capofila la città dei mosaici. Ad essere nominato presidente l’imprenditore Benedetto Anzaldi. Scopo del comitato “cementare il rapporto della banca con la base sociale” e portare all’apertura di una filiale dell’istituto di credito in città. “Si tratta di una banca destinata alle piccole imprese, un istituto di credito che tiene conto delle esigenze del territorio e delle imprese che vi operano”, afferma Benedetto Anzaldi, nominato presidente del Comitato appena costituito. Il primo e per ora unico sportello bancario è stato aperto a Caltagirone. Il Comune armerino già nel 2005, con una delibera della giunta, ha aderito alla banca, in qualità di socio fondatore, con una quota di 8.470 euro, pari a 164 azioni. Il comitato promotore del credito cooperativo era stato costituito il 31 maggio del 2003. Anche la Diocesi è titolare di alcune quote. Ogni socio non può essere titolare di una quota sociale superiore ai 50 mila euro. Ogni azione, invece, ha un valore di 51,65 euro, mentre ciascun cittadino può diventare socio sottoscrivendo un pacchetto minimo di 30 azioni, corrispondente ad un capitale di 1.549,50 euro. Il piano industriale prevede l’apertura di uno sportello bancario in città. “Occorrerà raggiungere almeno quota 200 quote sottoscritte nel nostro comprensorio per poterci garantire l’apertura di una filiale nella nostra città, e l’obiettivo è di riuscirci entro la fine dell’anno”, spiega il presidente Anzaldi. A far parte del comitato anche Giuseppe La Paglia, Cettina Rizzo, Giuseppina Zagarrio per Piazza Armerina, Lo Tauro e Filetti in rappresentanza dei soci del comune di Mirabella. Finora sono circa 120 le quote già sottoscritte. “La presenza di una banca di questo tipo sul territorio è condizione indispensabile per la sua crescita, tali banche per obbligo statutario devono investire il 50 per cento dei propri fondi verso i soci, mentre il resto nel territorio di competenza”, aggiunge Salvo Amato, componente del Cda del credito cooperativo Luigi Sturzo. E intanto si punta a poter ottenere fin da subito in città un punto bancomat per ridurre la distanza con Caltagirone. http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo