PIAZZA ARMERINA. Nuova nomina, a distanza di due settimane, dei tre rappresentanti del Comune in seno all’Asi, il consorzio per l’area di Sviluppo industriale. Il sindaco Carmelo Nigrelli ha revocato una precedente sua determina del 18 agosto, la numero 21, sostituendola con la numero 24, datata 2 settembre. Ad originare la nuova nomina la lettera di dimissioni lampo arrivata agli uffici comunali da parte di due dei tre rappresentanti nominati ad agosto dal primo cittadino. Ad agosto erano stati nominati: Fabrizio Di Bartolo, Arcangelo Costa e Alessio Alfonso Gagliano. I due rappresentanti Costa e Di Bartolo, però, si sono dimessi per motivazioni che al momento risultano sconosciute. Con la nuova determina, adesso, sono stati sostituiti i due dimissionari. I 3 rappresentanti del Comune in seno al Consiglio Generale dell’Asi della Provincia di Enna sono: Salvatore Danilo Scebba, 35 anni, Gianfilippo Salvatore Camerino, 27 anni, Alessio Alfonso Gagliano, 26 anni. Continua... http://robertpalermo.blogspot.com/
Se a far discutere era stata già ad agosto la nomina all'Asi, da parte del sindaco di centrosinistra Carmelo Nigrelli, esponente del partito Democratico, di Alessio Gagliano, figlio del capogruppo consiliare del Popolo delle Libertà, Carmelo Gagliano, la nomina di Camerino, nipote del capogruppo dell'Udc, Calogero Cursale, sembra destinata ad aggiungere nuovi malumori all'interno del centrodestra. Molti degli alleati di Udc e Pdl, così come all'interno dell'area del Pd, chiedono di conoscere secondo quali logiche, indicazioni ed eventuali accordi politici si sia arrivati a queste nomine di sottogoverno.
Le domande che si fanno tutti sono: perchè sono arrivate le due dimissioni "lampo"? E quali sono le motivazioni che hanno portato alla scelta di questi tre rappresentanti?
La determina firmata dal sindaco Nigrelli, testualmente, ha "dato atto della non disponibilità a ricoprire la carica in parola da parte dei signori Di Bartolo e Costa, manifestata per il tramite di lettera di dimissioni"
Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo