sabato 27 settembre 2008

Nomine Asi. Lana, Cna: "Si è tenuto conto solo di parentele di politici, senza dare spazio agli imprenditori, non si fa così"

PIAZZA ARMERINA. "Si è tenuto conto solo di parentele di politici ed equilibri politici, non si è dato spazio agli imprenditori che, invece, hanno il giusto titolo per rappresentare la città. Non è così che si fa concertazione!". Salvatore Lana, segretario della C.N.A., associazione che raggruppa 350 imprenditori locali, critica il metodo di scelta utilizzato dal sindaco Carmelo Nigrelli sulla designazione dei rappresentanti all’Asi, il consorzio per l'area di sviluppo industriale di Dittaino. http://robertpalermo.blogspot.com/

L'Asi in breve

Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Enna
Il Consorzio ha sede legale in Enna piazza Garibaldi n. 8 presso la Provincia regionale di Enna.Gli uffici consortili hanno sede presso la sede operativa sita nel Centro Direzionale dell’agglomerato industriale di Dittaino (En).
Il servizio di tesoreria dell'Ente è svolto dal Banco di Sicilia - agenzia A - di Enna La riscossione crediti è svolta dalla società Serit Sicilia spa - Sezione di Enna

Il Consorzio ha lo scopo di promuovere l’insediamento di piccole e medie imprese nel comprensorio consortile , di cui alla planimetria allegata al presente Statuto cosi delimitato limiti amministrativi della Provincia di Enna
Sono organi del Consorzio:a) Il Consiglio Generale;b) Il Comitato Direttivo;c) Il Presidente;d) Il Collegio de Revisori.

Il Consiglio Generale è costituito: dai rappresentanti degli Enti o Associazioni consorziate e dalla Regione Siciliana nonché dai rappresentanti dei Comuni i cui territori cadono nel perimetro dei Consorzi delle Aree di Sviluppo Industriale.La Regione partecipa con due rappresentanti nominati dall’Assessore Regionale per l’ Industria.Al Consiglio Generale partecipano con voto deliberativo quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentativi in campo nazionale,tre rappresentanti delle associazioni degli industriali,di cui due designati dalle Associazioni provinciali degli industriali ed uno dall’Associazione delle piccole e medie industrie competenti per territorio, tre rappresentanti delle Associazioni Artigiane più rappresentative.I membri così nominati durano in carica cinque anni.

Spetta al Consiglio Generale:a) adottare lo statuto del Consorziob) adottare il piano regolatore dell’area del Consorzioc) approvare i programmi triennali di intervento di cui all’art. 22 della L.R. n1 del 1984;d) approvare entro e non oltre il 30 Aprile e non oltre il 30 Novembre,rispettivamente il conto consuntivo relativo all’esercizio precedente ed il bilancio preventivo relativo all’esercizio successivo, predisposti dal Comitato Direttivo e, in sede in sede di approvazione del bilancio,procede all’aggiornamento annuale dei programmi di intervento previsto dal quarto comma dell’art 22 della Legge sopra indicata.Decorsi infruttuosamente i termini suindicati, l’Assessore Regionale all’Industria provvede mediante la nomina di apposito commissario;e) ratificare le delibere del Comitato Direttivo sull’ammissione di altri Enti al Consorzio; la ratifica dovrà avvenire entro 60 giorni dalla trasmissione della delibera al Consiglio Generale; trascorso infruttuosamente tale termine ,la delibera diventa esecutiva;f) approvare i regolamenti che disciplinano i servizi espletati dall’Ente;g) approvare il regolamento organico del personale;h) dichiarare morosi gli Enti inadempienti e deliberarne la loro esclusione;i) deliberare circa le eventuali modifiche al presente statuto, salvo la approvazione secondo le modalità e le forme previste dalla legge vigente;l) determinare eventualmente gli altri casi di incompatibilità di cui al secondo comma dell’art.14 del presente statuto;m) deliberare, con la maggioranza dei due terzi dei componenti l’eventuale scioglimento anticipato del Consorzio e provvedere alla nomina del liquidatore

Fonte: Statuto del consorzio per l'area di sviluppo industriale della provincia di Enna

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo