giovedì 11 settembre 2008

Rendiconto 2007. Avanzo di 2 milioni e 800 mila euro. Ma spendibile solo un terzo. Scimone: "Buona salute finanziaria dell'ente"

PIAZZA ARMERINA. Avanzo di amministrazione di 2 milioni e 800 mila euro per le casse comunali. Ma solo poco più di un terzo sarà utilizzabile per gli investimenti. Questo quanto emerge dalla relazione del servizio Finanziario, allegata all’approvazione del Rendiconto di gestione per il 2007. “In definitiva dall’analisi della gestione del 2007 è evidente la buona salute finanziaria dell’ente”, spiega Rosario Scimone, responsabile del servizio Economico e Finanziario alla fine della relazione.
Avanzo 2 milioni e 833 mila euro:
505 mila euro (vinvolati), entrata futura e accantonata. “Essendo somma che deve essere rimborsata dalla società Acquaenna si ritiene difficilmente riscuotibile a breve termine e pertanto si accantona in via prudenziale la somma che verrà successivamente utilizzata, tenendo conto dell’effettiva riscuotibilità”, spiega la relazione.
310 mila euro (vincolati), crollo del muro della chiesa di Santa Maria dell’Itria. Incerto se vi sarà o meno un effettivo finanziamento di queste spese da parte della Regione Siciliana. “Pertanto si ritiene di dover accantonare tale somma fino al ricevimento del decreto di finanziamento da parte della Protezione civile o degli organi preposti”, recita la relazione.
331 mila euro (vincolati), e quindi non utilizzabili, per il cosiddetto “Ici Convenzionale”. Si tratta di fondi che solo in via presuntiva, almeno per ora, entreranno nelle casse comunali come conseguenza della possibilità di far pagare l’Ici anche ai fondi rurali.
575 mila euro (vincolati) sono investimenti pregressi già vincolati.
Avanzo spendibile: 1 milione e 110 mila euro.

In base a quanto previsto dalla normativa tale somma può essere utilizzata sia per la copertura di debiti fuori bilancio che per il riequilibrio e per nuovi investimenti.

Una buona notizia anche per la precedente amministrazione, guidata per tutto il 2007 dall’ex sindaco Maurizio Prestifilippo, la quale, quindi, lascia in eredità alla nuova amministrazione, diretta da due mesi dal sindaco Carmelo Nigrelli, un assetto finanziario sano.

Chi nel 2007 all'interno del centrosinistra ha più volte denunciato in aula il rischio di sforamento del Patto di Stabilità deve rivedere le proprie posizioni storiche?
http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo