Ben 28 disfunzioni nella gestione amministrativa comunale segnalate dai giudici della Corte dei Conti. I togati della sezione di controllo della magistratura contabile hanno segnalato le anomalie al consiglio comunale piazzese ai fini dell’adozione delle necessarie misure di adeguamento. Le “criticità”, come vengono chiamate nella relazione, riguardano diversi aspetti della macchina amministrativa. I giudici parlano nella loro relazione di “lacunose e imprecise informazioni in merito al numero di giudizi promossi contro” il Comune e agli “oneri per lo stesso”. Poi si fa riferimento alla “bassissima capacità di realizzazione delle previsioni di vendita”. Il Comune, cioè, da anni tenta di vendere i propri beni immobili inutili e costosi per le proprie finalità pubbliche, ma senza riuscirci. L’amministrazione ha dichiarato in una memoria che tale impasse dipenderebbe “dalla crisi economica e del mercato immobiliare”. Tra le disfunzioni segnalate “l’irregolarità nella riscossione dei proventi da locazione”, e anche “la necessità di verificare la giustificata concessione di beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di canoni e/o tariffe”. E qui il Comune dichiara che “la concessione a titolo gratuito è effettuata per contribuire a mantenere sul territorio delle associazioni no-profit con finalità sociali”. Poi c’è anche un tema scomodo per chi amministra la cosa pubblica in città, cioè la mancata adozione dei regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. “L’obbligo risulta superato dall’entrata in vigore del decreto legislativo numero 33 del 2013 che all’articolo 14 disciplina le modalità di pubblicazione dello stato patrimoniale dei titolari di cariche elettive recepito con la delibera del consiglio comunale 25 del 2013”. Soltanto che basta collegarsi al portale internet comunale per verificare con un paio di click come di questo stato patrimoniale non ci sia alcuna traccia. La relazione della Corte è stata anche inviata al sindaco Filippo Miroddi e al Collegio dei Revisori dei conti della città dei mosaici. Il presidente del consiglio comunale Gianfilippo la Mattina, adesso, appena ricevuta la nota, dovrà inserirla all’ordine del giorno della conferenza dei capigruppo, per poi portarla in consiglio comunale per valutare le “necessarie misure di adeguamento”. (Giornale di Sicilia - Edizione 12 dicembre 2014)
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