lunedì 20 luglio 2009

L'omaggio a Boris Giuliano a 30 anni dal suo brutale assassinio ad opera di Cosa Nostra

Domani mattina la città di piazza armerina renderà omaggio a boris giuliano a 30 ani dalla sua uccisione, alle 9.00 presso il cimitero di Bellia il sindaco fausto carmelo nigrelli, il presidente del consiglio comunale calogero centonze e una delegazione di assessori e consiglieri collocherà una corona di fiori in memoria di boris giuliano nella cappella di famiglia dove il grande poliziotto è sepolto. Contemporaneamente i dirigenti del commissariato di Piazza Armerina, a nome del questore Patanè, renderanno omaggio al Vicequestore ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979.
Subito dopo la delegazione del comune partirà per palermo dove parteciperà alla commemorazione ufficiale presso la questura del capoluogo siciliano.
"Anche il 21 luglio dell'anno scorso rendemmo omaggio, insieme al vicesindaco e alla dirigenza della polizia municipale a Boris Giuliano. - afferma il sindaco - Quest'anno, però, ricorre il trentesimo anniversario e porteremo il gonfalone della città laddove il vice questore è stato ucciso. sulla corona che collocheremo al cimitero c'è scritto solo: "La città di Piazza Armerina per Boris Giuliano" Il comune di Piazza, insieme all'Associazione Nazionale Magistrati e alla Questura di Palermo ha patrocinato il film-documento sulla vita di Boris Giuliano, realizzato dal regista Roberto Greco dal titolo "Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso". È la storia di un giornalista che per lavoro deve ricostruire la vita di Boris Giuliano incontrando testimoni, amici, familiari e persone che lo hanno conosciuto. Il film verrà presentato in prima nazionale il 21 sera all'Università di Palermo. Nei prossimi giorni il film verrà proiettato a Piazza.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo