venerdì 31 luglio 2009

Palio. No dell'Ausl all'uso di frustini e speroni a palla. Galati chiede a Crocco di informare i cavalieri

No a frustini e speroni a palla per spronare i cavalli durante la Giostra del Saraceno al Palio dei Normanni. E chi non si adegua rischierà anche dal punto di vista penale. Il dirigente del settore Feste e tradizioni, Francesco Galati, in una lettera inviata al coordinatore generale del Palio, Germano Crocco, ha chiesto di informare “immediatamente tutti i cavalieri” della disposizione. E questo per evitare il rischio concreto di forme di maltrattamenti agli animali impegnati nelle prove di abilità della terza giornata del Palio, quella in cui a farla da protagonisti sono i cavalieri dei quattro quartieri storici impegnati contro il busto girevole del saraceno al campo sportivo Sant‘Ippolito. Al dipartimento di prevenzione dell’Ausl 4 di Enna, lo scorso 23 luglio, era stata chiesta dagli uffici comunali l’autorizzazione all’uso di speroni e frustini. Il no secco da parte dell’azienda sanitaria è arrivato subito. “Il dipartimento di Prevenzione ci ha comunicato il divieto assoluto di questi mezzi”, dice Galati. Punizioni severe vengono minacciate per chi violerà il divieto imposto dalle leggi e dall’Ausl 4 di Enna. Non si faranno sconti per non compromettere l’immagine del Palio. “Un eventuale non osservanza comporterà provvedimenti consequenziali di carattere disciplinare, nonché provvedimenti penali previsti per legge”, scrive Galati nella nota inviata al coordinamento generale della manifestazione rievocativa. “Norme molto recenti di carattere ministeriale, tra l’altro, vanno proprio nella direzione di vietare strumenti di questo tipo, per cui ci siamo subito dovuti adeguare dando una direttiva ben precisa dopo aver inoltrato la richiesta all’Ausl”, conclude il dirigente del settore Feste e tradizioni. Un provvedimento che arriva mentre sono in corso le selezioni degli aspiranti cavalieri dei quattro quartieri storici proprio all’interno dell’arena Sant’Ippolito. Le varie tornate dei quartieri sono cominciate dallo scorso 28 luglio e si concluderanno nei prossimi giorni. I cavalieri, dunque, sono avvertiti. Tolleranza zero verso ogni sistema che possa mettere in discussione la salute del cavallo, fisica e psicologica. L‘uso di frustini e speroni, tra l‘altro, rischierebbe di attirare sulla manifestazione le critiche delle associazioni animaliste, molto attente nel valutare le modalità di svolgimento della gara di abilità e già in passato pronte a diffidare il Palio davanti alla Prefettura di Enna. In realtà ormai da qualche anno i controlli rigorosi e la stretta collaborazione tra l’organizzazione e l’Ausl ha consentito ridurre al minimo i rischi di incidenti ai cavalli e ai cavalieri, mentre i livelli di attenzione verso la salute degli equini si sono alzati dopo i casi di decessi di alcuni esemplari qualche anno fa, all‘indomani della manifestazione

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo