lunedì 20 luglio 2009

Le copie delle delibere di giunta non vengono più consegnate ai consiglieri per risparmiare sulla carta.

Niente più copie delle delibere di giunta municipale ai venti consiglieri comunali per risparmiare sulla carta. La decisione dell’amministrazione comunale, però, è di quelle destinate a provocare tensioni istituzionali tra Sala delle Luci e pezzi dell’aula consiliare. Fino a qualche mese fa le delibere del governo locale venivano consegnate in copia ad ogni singolo consigliere comunale. Ma spesso si formavano pile di atti amministrativi non ritirati da una parte dei rappresentanti dell’assemblea cittadina. Ed allora guerra agli sprechi e risparmio della carta, con le delibere pubblicate sul sito internet del Comune. Anche se spesso la pubblicazione online avviene con molto ritardo e con molti allegati mancanti. Ma la decisione di risparmiare la carta non trova successo su tutti i banchi dell’aula. “Si tratta di una cosa assurda e intollerabile, noi consiglieri abbiamo il diritto di ricevere copia delle delibere della giunta, che si risparmi su tante altre cose che non vanno”, spiega il consigliere Giuseppe Falcone. “La cosa incredibile è che non si lamenta nessuno tra i miei colleghi di questa cosa, ne abbiamo anche parlato in conferenza dei capigruppo”, aggiunge Falcone, il quale chiede l’immediato ripristino della situazione precedente. “Ho anche offerto in modo provocatorio all’amministrazione comunale la mia disponibilità all’acquisto della carta da fotocopiatrice, così non spendono nulla”, dice il consigliere. E il Segretario Generale, Carolina Ferro, conferma la ratio della decisione. “L’articolo 32 di una legge del 2009 prevede decisioni di questo tipo, riusciamo a realizzare risparmi di spesa intorno ai 3 mila euro l’anno, anche perché in passato si verificavano sprechi per via della grande mole di carta utilizzata per le copie delle delibere che non venivano poi prelevate”, spiega il segretario generale. Ma intanto nei prossimi giorni potrebbe scattare una soluzione meno rigida. Le copie delle decisioni del governo di Sala delle Luci potrebbero essere consegnate solo agli otto capigruppo consiliari, i quali provvederanno loro, poi, a farle avere ai colleghi dello stesso gruppo consiliare. Giornale di Sicilia - Edizione del 15 luglio

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo