venerdì 5 giugno 2009

Botta e risposta in aula tra Falcone e Di Prima sulla potatura delle piante e sull'affidamento del servizio di manutenzione

“La potatura delle piante in piazza Generale Cascino fa schifo, se fossi un amministratore di questa città chiederei i danni”. A sottolinearlo in aula il consigliere Giuseppe Falcone, rivolgendosi all’assessore al Verde pubblico, Giuseppe Di Prima, nel corso della discussione su una specifica interrogazione presentata dallo stesso Falcone sull’argomento. “In alcuni casi non è stato possibile effettuare bene la potatura perché alcuni automobilisti piazzesi sono stati indisciplinati, parcheggiando l’auto in zona in cui ha dato fastidio ai lavori”, ha replicato in aula Di Prima. Un botta e risposta di alcuni minuti fra i due esponenti politici. “Per gli automobilisti indisciplinati ci sono i vigili urbani”, dice Falcone. “Ed infatti se va a guardare le multe di quei giorni dimostrano proprio il loro intervento nella piazza”, spiega l’assessore al Verde pubblico. “Se davano fastidio ai lavori servivano, allora, le rimozioni con il carro attrezzi”, insiste Falcone, secondo il quale quando una ditta che lavora per conto del Comune non fa bene il proprio lavoro “l’amministrazione deve chiederne conto, non pagare senza verificare prima la qualità dei lavori eseguiti”. “Non si fa così”, ha detto il consigliere, il quale, poi, ha invitato l’assessore “ad interpellare anche altre associazioni onlus in futuro, per verificare chi offre lo stesso servizio di manutenzione del verde pubblico a condizioni economiche migliori”.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo