domenica 8 marzo 2009

Conti sempre più in rosso per la Casa di Riposo San Giuseppe. Disavanzo 2008 pari a 1 milione di euro, 300 mila euro in più del 2007.

Conti sempre più in rosso per la Casa di Riposo “San Giuseppe”. L’istituto assistenziale di Piano Sant’Ippolito ha chiuso l’esercizio 2008 con un disavanzo complessivo di 1 milione e 20 mila euro. Ben 300 mila euro di disavanzo in più rispetto al bilancio consuntivo del 2007, quando l’esercizio si era chiuso con un passivo di 706 mila euro. A pesare in negativo sull’aumento del disavanzo almeno tre elementi. Intanto il contributo regionale sul disavanzo, pari a circa 170 mila euro per l’esercizio 2007, e sceso per il bilancio 2008 a circa 70 mila euro. Circa 20 mila euro di incassi in meno sono arrivati dalla diminuzione dei ricoveri e quindi dalle minori rette complessive liquidate dagli ospiti del centro assistenziale. Altri 80 mila euro sono venuti meno alle casse della San Giuseppe agli inizi del 2008, a causa dell’anticipazione nell’autunno 2007 di un bimestre della retta comunale del 2008. E questo per venire incontro alle legittime proteste di quei mesi da parte del personale, il quale vanta numerosi stipendi arretrati. Nel 2008 la media degli anziani ospiti della struttura è stata di circa 60 presenze giornaliere, dei quali il 30 per cento non autosufficiente, con un’entrata complessiva di 634 mila euro. I vertici della casa di riposo, tenendo conto della media delle presenze degli ultimi tre anni, pari a 55 unità, stanno pensando di definire in modo nuovo l’attuale dotazione di posti letto, allineandolo al reale fabbisogno. Il numero allineato alla media consentirebbe di concentrare tutti i servizi in una sola delle due strutture esistenti, quella dell’ex convento, abbassando i costi di gestione fino ad arrivare ad un risparmio annuo di 120 mila euro.
Valore di stima dell'ex convento dei Teatini
Pari a un milione e mezzo di euro il valore di stima dell’ex convento dei Teatini di piazza Martiri d’Ungheria, immobile di proprietà della Casa di Riposo “San Giuseppe”. Il valore dell’edificio è stato stabilito dall’Agenzia del Territorio alla quale si era rivolta l’Opera Pia nei mesi scorsi. Il valore dell’immobile non comprende quello della chiesa dei Teatini, sulla quale è in fase di valutazione la relativa stima, immobile anche questo di proprietà del centro assistenziale di Piano Sant’Ippolito. L’obiettivo dichiarato dei vertici del centro assistenziale rimane quello di poter alienare i due immobili, previa autorizzazione dell’assessorato regionale alle Politiche sociali, in modo da ricavare i fondi necessari a risanare il disavanzo della Casa di Riposo e a pagare i 14 stipendi arretrati dei dipendenti.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo