domenica 21 settembre 2014

Piazza. Referendum, alle 19 alle urne il 12,6 per cento, alle 22 l'affluenza finale al 21,6 per cento. Si materializza fortissimo astensionismo

4086 si, 336 no Dati parziali
Referendum disertato dai piazzesi. Lo spettro dell’astensionismo per i promotori del divorzio da Enna si sta materializzando. I cittadini dovevano decidere se confermare o meno l’adesione al libero consorzio dei comuni di Catania. Alla fine sono stati in 4905, il 21,6 per cento degli elettori, a recarsi alle urne. Alle 12 a votare erano stati solo 937 piazzesi, pari al 4,13 per cento, con le 28 sezioni che erano state raggiunte in media da una trentina di elettori a testa. Alle 19 l’affluenza ai seggi si è mantenuta ugualmente bassa, con un 12,6 per cento e 2.862 elettori che si sono recati alle urne. La scarsa presenza nelle cabine elettorali, se dovesse essere confermata anche nelle prossime tre ore, a meno di clamorose sorprese, indubbiamente non potrà non avere un peso politico e simbolico molto forte. Il tema del passaggio con il consorzio di Catania in parte non ha avuto l’eco mediatico ed elettorale di altri appuntamenti, ma è anche vero che evidentemente per la stragrande maggioranza dei cittadini piazzesi la questione non è centrale e importante. Anche se il quorum non è determinante, la bassissima affluenza alle urne di fatto rende irrilevante la vittoria del si o del no.

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

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"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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