Referendum disertato dai piazzesi. Lo spettro dell’astensionismo per i promotori del divorzio da Enna si sta materializzando. I cittadini dovevano decidere se confermare o meno l’adesione al libero consorzio dei comuni di Catania. Alla fine sono stati in 4905, il 21,6 per cento degli elettori, a recarsi alle urne. Alle 12 a votare erano stati solo 937 piazzesi, pari al 4,13 per cento, con le 28 sezioni che erano state raggiunte in media da una trentina di elettori a testa. Alle 19 l’affluenza ai seggi si è mantenuta ugualmente bassa, con un 12,6 per cento e 2.862 elettori che si sono recati alle urne. La scarsa presenza nelle cabine elettorali, se dovesse essere confermata anche nelle prossime tre ore, a meno di clamorose sorprese, indubbiamente non potrà non avere un peso politico e simbolico molto forte. Il tema del passaggio con il consorzio di Catania in parte non ha avuto l’eco mediatico ed elettorale di altri appuntamenti, ma è anche vero che evidentemente per la stragrande maggioranza dei cittadini piazzesi la questione non è centrale e importante. Anche se il quorum non è determinante, la bassissima affluenza alle urne di fatto rende irrilevante la vittoria del si o del no.
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