Da oggi gli imprenditori vittime di pizzo e usura saranno meno soli nella città dei mosaici. Presentata ieri mattina l’associazione antiracket e antiusura il cui obiettivo principale sarà quello di assistere legalmente le vittime e indurle a denunciare i loro estortori. Al teatro comunale Garibaldi è stato il Commissario straordinario nazionale per il coordinamento delle iniziative antiracket, il Prefetto Santi Giuffrè, ad incoraggiare il gruppo di commercianti e imprenditori piazzesi: “Lo Stato si fa forte grazie a presidi come questi sul territorio”. Tredici i soci fondatori in città: Salvatore Azzolina, Bissia Farina, Angela Paternicò, Davide Neri, Enzo Cammarata, Paolo Ciantia, Gino Salemi, Giuseppe Arena, Vittorio Quattrocchi, Antonino Romano, Armando La Monica, Maria Concetta Cammarata e Pasquale Bellanti. “Si tratta di un gruppo ben compatto, sono consapevoli di quello che dovranno affrontare”, ha detto Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket di Gela, promotore della realtà piazzese. Il primo consiglio direttivo sarà...martedì 16 settembre 2014
Piazza. Antiracket: "Mi si presentò uno pseudo amico e rifiutai, dissi di no"
Da oggi gli imprenditori vittime di pizzo e usura saranno meno soli nella città dei mosaici. Presentata ieri mattina l’associazione antiracket e antiusura il cui obiettivo principale sarà quello di assistere legalmente le vittime e indurle a denunciare i loro estortori. Al teatro comunale Garibaldi è stato il Commissario straordinario nazionale per il coordinamento delle iniziative antiracket, il Prefetto Santi Giuffrè, ad incoraggiare il gruppo di commercianti e imprenditori piazzesi: “Lo Stato si fa forte grazie a presidi come questi sul territorio”. Tredici i soci fondatori in città: Salvatore Azzolina, Bissia Farina, Angela Paternicò, Davide Neri, Enzo Cammarata, Paolo Ciantia, Gino Salemi, Giuseppe Arena, Vittorio Quattrocchi, Antonino Romano, Armando La Monica, Maria Concetta Cammarata e Pasquale Bellanti. “Si tratta di un gruppo ben compatto, sono consapevoli di quello che dovranno affrontare”, ha detto Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket di Gela, promotore della realtà piazzese. Il primo consiglio direttivo sarà...
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Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo
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