Pignorati 30 mila euro alle casse comunali su disposizione dei magistrati per pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori della Casa di Riposo San Giuseppe. Si tratta delle somme normalmente dovute dal Comune all’istituto nei mesi di aprile, maggio e giugno per le rette degli anziani assistiti a carico dell’ente locale. I soldi non passeranno dalle casse della San Giuseppe, non saranno versati all’Ipab di Piano Sant’Ippolito, ma saranno liquidati ad un legale che li distribuirà ai lavoratori come acconti per gli stipendi arretrati, sulla base di un piano di riparto. Insomma per soddisfare i creditori della San Giuseppe i magistrati bussano direttamente alla porta dei debitori della San Giuseppe. La procedura esecutiva del Tribunale di Enna, quindi, congela di fatto le rette dovute dal Comune che via via maturano nei confronti dell’istituto. L’ente locale naturalmente per i tre mesi, aprile, maggio e giugno, nulla più dovrà alle casse dell’Opera Pia. La procedura esecutiva “presso terzi”, come viene chiamata, quasi sicuramente scatterà anche per i prossimi mesi. Il Comune ha infatti un impegno di spesa di 147 mila euro per il 2014 destinato al pagamento delle rette degli anziani a carico della San Giuseppe. Ogni tre mesi matura più o meno una somma di 30/35 mila euro. Questo vuol dire che anche il prossimo semestre, per il quale sarebbero disponibili ancora circa 70/80 mila euro, potrebbero finire direttamente nelle tasche dei dipendenti creditori dell’istituto, senza passare per i conti correnti della casa di riposo. In realtà i 30 mila euro non sono ancora arrivati nelle tasche dei lavoratori, i quali proprio questa mattina 1 settembre sono andati a protestare presso gli uffici comunali per chiedere spiegazioni sul ritardo.
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