giovedì 15 ottobre 2009

Stadio comunale. Porte ammaccate, spogliatoi fatiscenti e fil di ferro sul rettangolo di gioco


Ammaccati e con il rischio di provocare un rimbalzo irregolare della palla i pali delle porte di calcio dello stadio comunale Sant’Ippolito. Ma è l’intero impianto sportivo sul quale viene richiesto da tempo dalle società sportive un ampio intervento di manutenzione. Facciamo un giro all’interno della struttura, accompagnati dal dirigente di una società sportiva, e ci rendiamo conto con i nostri occhi dei problemi presenti. La prima capatina subito tra le porte di calcio. Nella parta bassa di due diversi pali sono visibili evidenti ammaccature. E potenzialmente una palla scagliata in quel punto subirebbe un rimbalzo irregolare. A provocare le ammaccature potrebbero essere state ignoti durante il periodo in cui le porte di calcio sono rimaste addossate ai muri dell’impianto, dopo essere state smontate per dare corso alla Giostra del Saraceno del Palio dei Normanni. Mentre attraversiamo il rettangolo di gioco, poi, più di una volta ci accorgiamo di piccoli pezzi di fil di ferro presenti tra la sabbia, materiali reduci delle tante attività estive organizzate all’interno dell’impianto sportivo. In diversi punti, poi, il campo di gioco presenta qualche evidente avvallamento. Ci spostiamo negli spogliatoi. Qui ad ogni temporale di rilievo penetra abbondante quantità di acqua nel disimpegno sotto le scalinate, le caditoie non riescono a smaltire il deflusso di acqua e l’area tra i due spogliatoi si allaga. Spesso sono anche intervenuti squadre dei vigili del fuoco del distaccamento Bellia per tirare via l’acqua con le pompe. L’umidità naturalmente aumenta e la pittura dei muri si sgretola di continuo. L’impianto elettrico, inoltre, in alcuni locali interni, non funzionerebbe correttamente. Più funzionali gli spogliatoi-container prefabbricati che si trovano accanto alle tribune. Gli stessi uffici del settore Sport avrebbero in una comunicazione interna segnalato all’ufficio Tecnico comunale una serie di anomalie e disfunzioni dell’impianto sulle quali occorrerebbe intervenire. “Stiamo verificando se vi è la possibilità di acquistare solo i pali delle porte, se non riusciamo risolvere il problema in altro modo”, spiega l’assessore allo Sport, Giuseppe Di Prima. “Stiamo spingendo per assicurare una pulizia costante della struttura e degli ambienti interni, l’impianto è molto frequentato, ma provvederemo al più presto anche alla scialbatura interna degli spogliatoi e all’acquisto di nuovi arredi interni”, aggiunge l’amministratore. “Le luci negli spogliatoi ci sono, l’ho fatto verificare”, conclude Di Prima. (Giornale di Sicilia - Edizione del 15 ottobre)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo