Nella mattinata di oggi (27 ottobre) gli uomini della Digos di Enna, al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla locale procura della Repubblica volta ad arginare il cosiddetto fenomeno dell’assenteismo, hanno notificato ad R.C., pubblico dipendente in servizio presso l’AUSL 4 di Enna, applicato presso l’Ospedale “M. Chiello” di Piazza Armerina, l’ordinanza di applicazione di misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o pubblico servizio per la durata di un mese, emessa dal Gip del Tribunale di Enna.
L’uomo, che in diverse occasioni, malgrado il rilevamento del suo badge lo facesse ritenere regolarmente in servizio, è risultato invece assente dal luogo di lavoro, avvalendosi assai probabilmente di soggetti compiacenti che attestavano, per il medesimo, la sua presenza presso il rilevatore elettronico; per tali fatti è indagato per il reato di truffa in concorso e falsità ideologica aggravata.
Le investigazioni, condotte sia con l’ausilio di mezzi tecnologici che con le tradizionali attività investigative, hanno altresì permesso di indagare una trentina di altri pubblici dipendenti dello stesso Ufficio tra cui taluni, sistematicamente, si sono giovati della compiacenza di colleghi per farsi timbrare il badge vicendevolmente, eludendo così i controlli che li attestavano all’interno degli uffici.
Alcuni di questi pubblici dipendenti, tra l’altro, marcavo il loro badge e quello dei colleghi travisati da un casco da motociclista mentre altri sono giunti a compiere tale condotta, nel gito di quindici giorni, anche più di dieci volte.