domenica 4 ottobre 2009

Cobas, mercato settimanale: "Amministrazione torni sui suoi passi, trasferimento solo quando condizioni logistiche lo permetteranno"

In relazione alle dichiarazioni dell'Assessore Ribilotta sulle proposte dell'O.S. COBAS sulla collocazione del mercato settimanale mi permetto di consigliargli di rileggere attentamente quanto richiesto vanamente da questa O.S. e precisamente il fatto che mai nè io nè nessun altro responsabile dei Cobas gli abbiamo mai chiesto di violare le regole come lui dice. Anzi!....se c'è un'organizzazione sindacale di categoria che si batte per la legalità e la trasparenza, siamo proprio noi dei COBAS. Prova ne è l'ultima fiera di Settembre. Le nostre richieste sono state semplici e legittime e sono documentate da atti ufficiali, mentre le sue sono solo allusioni che non hanno nessun fondamento.Se poi vogliamo parlare di legalità ricordo all'assessore Ribilotta che finora l'unico a dovere rispondere di fronte al Consiglio Comunale di incongruenze e di illegalità nel rilascio di autorizzazioni al mercato settimanale in un'area non adibita al commercio senza interpellare gli organi competenti è proprio lui. Senza contare gli atti di decisionismo antidemocratico mostrato in situazioni e ambiti riguardanti la fiera di Piazza. Ma noi vogliamo essere costruttivi e non scendere nella polemica sterile di cortile che fa solo danno a tutti. La nostra richiesta, caro Assessore, insieme a quella della Confesercenti era di apportare una piccola modifica ad un regolamento già esistente ma poco chiaro in alcuni punti, in modo da far chiarezza una volta per tutte su questo problema.In questo modo senza infrangere nessuna legge avremmo salvaguardato tutti i residenti a Piazza e non solo una parte. Per quanto riguarda quei Piazzesi da lei citati che hanno una buona posizione in graduatoria,ce l'hanno perchè acquisita dalle autorizzazioni in loro possesso,perciò non devono ringraziare nè lei nè nessun altro di questa amministrazione.Proprio a dimostrazione della nostra buona volontà, chiediamo ancora una volta all'Amministrazione Comunale di ritornare sui propri passi e di rendere esecutivo il trasferimento del mercato settimanale solo quando le condizioni logistiche lo permetteranno. Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale!


Piazza Armerina, 02 ottobre 2009 Il rappresentante prov.le COBAS
Cimino Salvatore

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo