martedì 28 aprile 2009

"L'amministrazione si ricorda più di Brigantony che del 25 aprile". Gaffe istituzionale di Sala delle Luci. L'assessore Di Prima in aula chiede scusa

“La città è mortificata dal fatto che il sindaco Carmelo Nigrelli abbia dimenticato di ricordare coloro che hanno dato la loro vita per la liberazione del Paese”. Ed ancora: “L’amministrazione si è ricordata più di Brigantony che del 25 aprile”. Le parole del consigliere comunale Carmelo Gagliano, in aula, suonano come una beffa per tutto il partito Democratico piazzese. Soprattutto perché arrivano dal capogruppo del Popolo delle Libertà, il partito di Berlusconi e Fini. Lezioni di Liberazione e 25 aprile dal Pdl al Pd? Sembra proprio così. Almeno nella città dei mosaici. Il primo cittadino e la sua parte politica, il partito Democratico, hanno commesso una gaffe politica e istituzionale. Nulla di drammatico. Ma pur sempre di una gaffe imbarazzante si tratta. E può sintetizzarsi tutta nell’imbarazzo delle parole, sempre in aula, pronunciate dall’assessore Giuseppe Di Prima dopo l’intervento del capogruppo del partito di Berlusconi. “Ci scusiamo, è stata una dimenticanza”, dice Di Prima. E dai banchi del partito Democratico? Non arriva nessun intervento. Silenzio. Può essere che sulla Liberazione il Pd non abbia nulla da dire? Può essere che sulla dimenticanza di Nigrelli e della sua amministrazione il gruppo consiliare non possa marcare un minimo di autonomia politica, culturale e intellettuale dall’amministrazione comunale e dal suo timoniere Nigrelli? Una critica, sia pure morbida, alla gaffe politica e istituzionale di Sala delle Luci, era dovuta.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo