giovedì 16 aprile 2009
"Di nazione siciliano, di patria piazzese". Fascicolo inedito scoperto su Intorcetta il Piazzese.
Un fitto carteggio con documentazione inedita autografa del gesuita piazzese Prospero Intorcetta, vissuto nel XVIII secolo, il primo occidentale a tradurre in latino l’opera di Confucio dopo decenni vissuti in Cina. La scoperta è stata fatta presso la biblioteca dell’università Gregoriana di Roma e la si deve ad una studiosa ennese, Venera Petralia, la quale da tempo lavora alla classificazione dell’archivio della Diocesi di Piazza Armerina. “Un eccezionale rinvenimento”, fanno sapere dalla Fondazione “Prospero Intorcetta”, l’ente che si occupa di far conoscere l’attività di Intorcetta, nato in città nel 1625. La studiosa aveva ricevuto dal vescovo Michele Pennisi e dalla Fondazione l’incarico di recarsi a Roma e reperire documenti relativi all’opera del missionario piazzese. Il materiale cartaceo ritrovato è stato classificato, scannerizzato e sarà presto pubblicato. “Si tratta di un carteggio con un centinaio di pagine, un fascicolo sull’attività del gesuita, naturalmente ci prefiggiamo anche l’obiettivo un giorno di poter avere questo materiale originario nella nostra città”, spiega monsignor Antonino Scarcione, direttore scientifico della “Prospero Intorcetta”. Tra i documenti rinvenuti anche una copia del “Sinarum Scientia Politico Moralis”, il libro più celebre scritto da Prospero Intorcetta. Tra i documenti romani classificati anche la relazione autografa consegnata dal gesuita siciliano al Papa al suo ritorno dalla missione cinese. Il missionario venne sepolto nella città cinese di Hangzhou. Sulla sua tomba, con un vezzo eccentrico, volle si scrivesse “di nazione siciliano, di patria piazzese”, e la trascrizione fonetica del suo nome cinese “Yn-to-Ce Kio-ssè”, cioè “Intorcetta il piazzese”. La Fondazione e la Diocesi hanno già programmato per il prossimo autunno un convegno di studi internazionale che registrerà la partecipazione di celebri sinologi e studiosi. Nel corso del seminario saranno esposti i documenti e le opere che attestano il lavoro del gesuita siciliano. La Fondazione “Propero Intorcetta” opera già da tre anni. A capo dell’organizzazione due siciliani che da anni operano in Cina, l’aidonese Nino La Spina, attuale direttore dell’Istituto per il Commercio Estero a Pechino, e Giuseppe Portogallo, manager e imprenditore armerino cha da quasi trenta anni opera in Cina. Presidente onorario della Fondazione è il vescovo Michele Pennisi. http://robertpalermo.blogspot.com/