giovedì 23 aprile 2009

Piano tecnico rifiuti, un rospo che non piace a nessuno, eppure lo vogliono fare ingoiare ai comuni.

Si chiama Piano tecnico, economico e finanziario dell’Ato sulla gestione integrata dei rifiuti nella città dei mosaici. Un documento proposto a tutti i comuni per affrontare l’emergenza nei prossimi mesi. Si profila una bocciatura “bipartisan” da parte dell’aula. E soprattutto un fronte polemico per quella che il centrodestra considera un’inspiegabile “dietro front” del sindaco Carmelo Nigrelli, esponente del Pd. In conferenza dei capigruppo, infatti, il 10 aprile, il Piano era stato bocciato in pratica tutte le forze politiche. Il presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze (Pd), aveva proposto di preparare una nota da inviare all’Ato nella quale “comunicare la non approvazione del Piano da parte del comune piazzese”. “Un piano senza programmazione”, scrive Centonze. “Il progetto dell’Ato non è di programmazione, ma giustifica la situazione attuale”, spiega Nigrelli ai consiglieri. E lo stesso sindaco, come da verbale della conferenza, conferma la linea comune, quella cioè “di comunicare che non si condivide il progetto elaborato dell’Ato”. Poi l’inaspettata novità. La giunta chiede che il Piano venga inserito all’ordine del giorno di un consiglio straordinario e urgente per la sua approvazione. Sabato pomeriggio una conferenza stampa del centrodestra. “Vorremmo capire cosa è cambiato all’improvviso nella testa del sindaco Nigrelli, prima condivide con noi la linea della bocciatura di quel Piano, proposta tra l’altro anche dal presidente dell’aula Centonze, suo collega di partito, e poi con una forzatura dai risvolti poco chiari e ambigui ci chiede come consiglio di approvare il Piano”, spiegano gli otto consiglieri del centrodestra.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo