lunedì 20 aprile 2009

Indagini geologiche e antisismiche all'ex Chiello condotte dalla Diocesi

Indagine geologica e carotaggi partiti a tappeto sull’ex ospedale Chiello, l’immobile acquistato dalla Diocesi per 1 milione e 200 mila euro e destinato a diventare la sede del vescovado e degli uffici amministrativi della Curia armerina. Trivella in azione, ieri mattina, a Piano Calarco, sia sulla parte più moderna dell’ex presidio sanitario che sull’ex convento di San Francesco. Le “carote” si stanno estraendo in diversi punti degli edifici, tanto all’esterno quanto all’interno, per testare il livello statico e fondazionale di tutte le strutture e la natura del sottosuolo. Un’indagine, quella geologica, destinata ad essere propedeutica ad una prima bozza di progetto preliminare di ristrutturazione degli immobili acquistati dalla Diocesi. Ingegneri e architetti incaricati dalla Curia sono già all’opera da giorni, con una serie di sopralluoghi, per predisporre le planimetrie. Il chiostro dell’ex convento di San Francesco, in particolare, è stato oggetto di un primo intervento di pulizia e bonifica interna, tanto dai detriti quanto dalla vegetazione presente. Gli immobili sono destinati ad ospitare l’episcopio, sede e casa del vescovo, ma anche gli uffici diocesani e gli appartamenti alloggio per gli impiegati ed il clero impegnato nell’attività amministrativa interna. E proprio per questo l’indagine geologica dovrà servire, insieme ad altre verifiche, a far capire quali e quanti interventi ipotizzare per rendere pienamente antisismica e sicura la struttura, la quale rappresenterà il cuore operativo dell’azione diocesana per l’intero territorio diocesano. “Il recupero del chiostro cinquecentesco dell’ex convento di San Francesco, distrutto dai ladri-vandali, sarà il primo a partire”. Il responsabile del settore Beni culturali della Diocesi, don Giuseppe Paci, ha effettuato negli ultimi giorni diversi sopralluoghi all’interno della struttura, adibita ad ospedale per circa 130 anni, a partire dal 1870. “Si tratterà di un progetto complesso di ristrutturazione degli immobili, ma il primo stralcio cercheremo di farlo partire subito per rimettere in sesto le colonne e i capitelli che erano stati fatti crollare e portati via dai ladri di opere d’arte”, assicura padre Paci. http://robertpalermo.blogspot.com/

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo