martedì 28 aprile 2009

Rifiuti. Decreto ingiuntivo da 861 mila euro notificato dal Tribunale di Enna al Comune. Il Credito Siciliano chiede il conto, il Comune si oppone.

Decreto ingiuntivo da 861 mila euro emesso dal Tribunale civile di Enna nei confronti delle casse comunali su ricorso del Credito Siciliano. L’ingiunzione di pagamento è stata notificata al Comune in qualità di socio di EnnaEuno, la società per azioni composta dalla provincia di Enna e da tutti i comuni ennesi alla quale spetta la gestione del sistema rifiuti. L’istituto bancario aveva concesso alcuni anni fa ad EnnaEuno un’anticipazione di cassa di 6 milioni di euro, un’apertura di credito garantita dalla cessione dei crediti vantati da EnnaEuno nei confronti dei comuni-soci per la tariffa di igiene ambientale del 2004. “Non siamo tenuti a pagare perché, così come ci è stato comunicato da Ennauno, i termini della cessione di crediti è cambiata in modo tale che il Comune non dovrà rispondere di quella somma”, spiega il ragioniere Capo, Rosario Scimone. Ma intanto, per evitare che il decreto diventi immediatamente esecutivo e si proceda ad esecuzione forzata, l’amministrazione comunale ha deciso di opporsi al decreto ingiuntivo davanti all’autorità giudiziaria. La giunta, con propria delibera, ha dato incarico all’avvocato Egidio La Malfa di difendere le ragioni dell’ente, prendendo tempo, in modo da poter esibire davanti ai giudici la documentazione fornita dalla società Ennaeuno dalla quale emergerebbe un quadro differente e nuovo che non sarebbe stato tenuto nel dovuto conto dall’istituto di credito. “Contiamo di poter spiegare le nostre ragioni in sede giudiziaria”, aggiunge Scimone. Il Credito Siciliano aveva già tentato una prima volta di farsi liquidare gli 800 mila euro dalle casse comunali nel 2006, facendo valere la cessione di credito. Ma se il tribunale ennese non dovesse accogliere le ragioni degli uffici comunali e confermare l’esecutività dell’ingiunzione di pagamento, potrebbero essere dolori per il bilancio della città dei mosaici. Anche perché la somma a carico di Piazza Armerina potrebbe salire vicina al milione di euro, se si considerano le spese e gli interessi dal 2006 e alle spese giudiziarie. E proprio in queste ore potrebbe scattare dagli uffici di Ragioneria un’anticipazione della busta paga di febbraio per gli operatori ecologici della città. Intanto il Piano tecnico, economico e finanziario dell’Ato sulla gestione integrata dei rifiuti, il documento proposto per affrontare l’emergenza nei prossimi mesi, dopo essere stato discusso in aula è stato accantonato per la sua mancanza di programmazione, da più parti sottolineata, e per la sua assenza di concertazione con lo stesso comune armerino.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo