QUANDO UN ELOGIO NASCONDE UN NECROLOGIO.
In più occasioni, nel commentare le attività compiute dall’opposizione, con una serie di acrobazie verbali non poco sospette, il Sindaco Nigrelli sembra voler affermare un discrimine fra una parte politica che sarebbe responsabile ed un’altra fazione che invece farebbe, così come lui maldestramente si esprime, “populismo becero”.
Questa affermazione, in realtà, tradisce chiaramente l’inconscia paura che il Sindaco manifesta ogni qual volta quella opposizione “populista” compie quelle opere di denuncia e quelle azioni giudiziarie le quali, oltre ad avere riscosso grande approvazione fra i cittadini, hanno evidenziato le numerose illegittimità e le ingiustizie di cui egli si è macchiato.
Dall’altro lato, tuttavia, questo elogio interessato rivela un desiderio politico, anche questo malcelato, che il nostro Sindaco vorrebbe si realizzasse, e che corrisponde all’idea di una opposizione ubbidiente, consociativa, trasformista e magari, all’occorrenza, anche francotiratrice.
Nessuno ignora il fatto che un’opposizione del genere sarebbe, in realtà, un cadavere vivente che sancirebbe definitivamente il tracollo della legalità e della trasparenza dell’attività amministrativa; ecco perché il Sindaco insiste su questo concetto, allorché, in occasione della vicenda dei rifiuti, si lamenta del fatto che l’opposizione non vuole seguire la Giunta nella strada senza ritorno dell’ipocrisia amministrativa.
Non avendo doti divinatorie non posso prevedere quale sarà l’esito di questo continuo corteggiamento compiuto dal primo cittadino; ma anche ove tale attività dovesse tradursi in una “relazione impropria”, di certo il Sindaco non ne avrebbe nessun guadagno né in termini di immagine né in termini politici.
La sua maggioranza ha i numeri per approvarsi ogni documento, e lo ha già fatto, e lo continua a fare, nel pieno disprezzo di ogni forma di dialogo non soltanto con le componenti consiliari dell’opposizione, ma anche con gli altri enti esponenziali di interessi diffusi.
Per questo motivo, suggeriremmo al primo cittadino di evitare di manifestare forme di insofferenza – questa sì veramente “becera” - verso questi gruppi di opposizione, dei quali dovrebbe semmai emulare la correttezza e l’opera di tutela per la popolazione amministrata.
Giuseppe Falcone