giovedì 27 marzo 2014

Piazza Armerina. Il crollo dei pernottamenti cominciato già con Nigrelli, ma il Pd attacca Miroddi e fornisce i propri dati

Il crollo dei pernottamenti nella città dei mosaici nel 2013 avrebbe fatto segnare un -21 per cento, ben oltre il -13,8 per cento fatto registrare dal servizio Turistico regionale, provocando una perdita per il settore di quasi 1 milione di euro. A sostenerlo il Partito democratico, pubblicando dei dati solo in parte simili a quelli diffusi dall’organo regionale. “Ben 33.600 presenze, cioè pernottamenti, nel 2013, a fronte dei 42.588 del 2012, quasi un turista su quattro in meno”, spiega Ilenia Adamo, segretario del circolo del Pd, il quale ha anche quantificato la perdita per l’economia locale: “Il dato in valore assoluto è drammatico: circa 9 mila presenze in meno che, considerando una spesa media di 100 euro a persona, significa almeno 900 mila euro in meno che sono entrati nelle tasche di albergatori, ristoratori, bar e altre attività legate al turismo”. Fin qui i numeri. Secondo il coordinatore di circolo, però, il calo sarebbe conseguenza “delle politiche portate avanti dal Comune” e costituirebbe una “bocciatura senza appello” per il governo retto dal sindaco Filippo Miroddi. L’attuale primo cittadino, però, è alla guida di Sala delle Luci da metà luglio del 2013, mentre fino al suo insediamento a governare la città c’era proprio il Partito Democratico e l’ex sindaco Carmelo Nigrelli, ricordano dagli ambienti vicini all’attuale amministrazione. Insomma, ammesso che una colpa debba esserci, andrebbe divisa a metà. Gli ultimi dati diffusi... nei giorni scorsi dall’ex Azienda di Soggiorno e Turismo non avevano portato buone notizie per il comparto turistico alberghiero locale. Diminuiscono gli arrivi, cioè il numero delle persone che trascorre almeno una notte in una struttura ricettiva alberghiera o extralberghiera piazzese, e in calo sarebbero anche le presenze, cioè il totale annuale delle notti trascorse nelle stesse strutture. Nel 2013 gli arrivi si sarebbero attestati a 21.895, con un decremento del -3,81 per cento rispetto all’anno precedente, mentre le presenze sono state 33.600, -13,81 per cento rispetto al 2012. Il servizio Turistico regionale ha evidenziato come il calo si fosse già manifestato tra il 2011 e il 2012, periodo nel quale a governare la città c’era la precedente amministrazione. Nel 2011 gli arrivi erano stati 23.128, mentre le presenze 40.023; nel 2012 il primo dato scende a 22.763, mentre il secondo a 39.029. “La gente viene di meno, ma, soprattutto si ferma di meno perché il programma Piazza D’Estate nel 2013 è diventata una sagra di paesotto agricolo e perché sono scomparsi gli eventi turisticamente significativi, come ha dimostrato la recente ricorrenza di San Giuseppe”, ricorda il segretario Adamo, annunciando come a breve “il Pd organizzerà un evento per denunciare lo stato di abbandono in cui versa il settore del turismo e dei beni culturali da parte dell’attuale amministrazione”. (Dal Giornale di Sicilia)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo