giovedì 23 settembre 2010
Piazza Armerina. Rifiuti e ordinanze a ripetizione sul conferimento. Ma i controlli non sono mai partiti.
Dall’estate del 2009 i rifiuti vanno gettati nei cassonetti solo nelle ore pomeridiane. In pochi, però, rispettano le ordinanze emesse dal Comune. Ma soprattutto in quindici mesi non è stata elevata una sola sanzione amministrativa a carico di chi viola le nuove disposizioni. Non è mai stato organizzato, infatti, un solo servizio di pattugliamento da parte della Polizia municipale, con tanto di appostamento in borghese da parte degli agenti. A confermare il dato amaro, in pratica la mancanza di controlli per far rispettare le ordinanze emesse dal sindaco Carmelo Nigrelli, lo stesso comandante dei Vigili urbani, Alfredo Sapone. “Finora non è stata emessa una sola sanzione e non è stato organizzato un solo appostamento per multare chi viola gli orari di conferimento stabiliti nei provvedimenti firmati dal primo cittadino”, ammette Sapone, il quale solo da poco si è insediato alla guida dei fischietti armerini. Sono quattro le ordinanze che dall’estate del 2009 si sono succedute per regolamentare gli orari di conferimento dei rifiuti. L’ultima risale al luglio scorso: i rifiuti solidi vanno gettati tutti i giorni solo dalle 17 alle 24, escluso il sabato. Per chi getta un sacco della spazzatura la mattina, ad esempio, sono previste sanzioni salatissime che vanno da 25 a 500 euro. Ma di multe nemmeno l’ombra. “Credo sia opportuno lanciare una campagna di comunicazione, facendo sapere a tutti i cittadini gli orari stabiliti per il conferimento dei rifiuti con degli avvisi adesivi sugli stessi cassonetti e poi effettuare i controlli”, dice il comandante Sapone. Ma intanto l’ordinanza è in vigore e lo stesso sindaco Nigrelli ha previsto la trasmissione del provvedimento alla Polizia municipale “affinché provveda alla vigilanza e all’esecuzione della medesima, nonché l’adozione di ogni provvedimento gestionale per la sua massima diffusione negli esercizi commerciali e i pubblici esercizi del territorio comunale”. All’origine dei conferimenti limitati ad alcune fasce orarie le notorie carenze del sistema di raccolta dei rifiuti. La ratio delle ordinanze era quello di “eliminare il potenziale stato di emergenza igienico-sanitaria” derivante dal diffondersi in città di un conferimento indiscriminato dei rifiuti solidi urbani ad ogni ora del giorno. Evitando, come si legge nei provvedimenti d’urgenza, “un’immagine poco decorosa della città”. (Giornale di Sicilia - Edizione del 21 settembre)