lunedì 20 settembre 2010

Piazza Armerina. Rebus vicepresidenza. Fioriglio: "Manca concertazione". Intanto in fumo già 3 mila euro.

Consiglio comunale bloccato e senza possibilità di discutere nessun ordine del giorno. Si sono risolte in un nulla di fatto, infatti, la seconda e terza votazione per l’elezione del nuovo vice presidente del consiglio comunale, dopo le dimissioni dalla carica del consigliere Vincenzo Filetti. Mercoledì prossimo alle 18.30 si andrà alla quarta votazione a scrutinio segreto. Venerdì sera ci sono state le ultime due votazioni, con la gran parte delle schede bianche o nulle. Il centrodestra non ha un candidato unitario, il centrosinistra, il quale ha offerto la carica all’opposizione, non sembra compatto sul da farsi, diviso tra il fronte degli “autonomisti” e quello dei “lealisti”. La seconda votazione si è conclusa con 9 schede bianche, 2 nulle, 2 voti a Michelangelo Trebastoni, 1 a Vincenzo Filetti ed 1 a Calogero Centonze; la terza votazione con 8 schede bianche, 2 nulle, 1 a Centonze, 2 a Trebastoni e 1 a Filetti. Il primo voto a scrutinio segreto, invece, si era svolto lo scorso giovedì sera, sempre senza alcun esito. “Il fatto costituisce l’assenza di una politica di concertazione tra la maggioranza ed il resto del consiglio comunale”, sostiene il consigliere Basilio Fioriglio. “La elezione del vice presidente dovrebbe garantire la rappresentanza dell’altra parte del consiglio per dare forza alle voci della minoranza”, aggiunge. E intanto cominciano a montare le polemiche per i costi affrontati dalle casse comunali per l’elezione del numero due di via Cavour. Quello di mercoledì prossimo sarà il terzo consiglio comunale convocato sulla vicenda e questo significherà, sulla base dei gettoni di presenza percepiti dai 19 consiglieri (il presidente dell’aula è l’unico a percepire un’indennità fissa mensile), quasi 3 mila euro spesi finora solo per le tre votazioni a colpi di schede bianche e nulle. “Non è possibile che accadano queste cose, non voglio essere tacciato nei mezzi di comunicazione locale di contribuire a sprecare i soldi della collettività, propongo che i consiglieri non percepiscano nessun gettone”, afferma il capogruppo dell’Udc, Calogero Cursale.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo