lunedì 27 settembre 2010

Piazza Armerina. Sospesa assistenza a 21 "ragazze madri". Fondi finiti. Gli uffici chiedono i soldi alla politica. E le mamme protestano.

Sospeso il servizio di assistenza ai minori illegittimi riconosciuti dalla sola madre. Gli Affari sociali hanno dovuto interrompere l’erogazione del contributo mensile a 21 ragazze madri della città dei mosaici per carenza delle risorse finanziarie stanziate nel capitolo di bilancio previsto ad hoc. Fino ad agosto a percepire l’assistenza erano 21 mamme e 22 figli. Ad ogni madre andavano 219 euro mensili in cambio di 35/40 ore di lavoro prestato a supporto delle attività socio-assistenziali fornite dagli uffici comunali per altri servizi. Un piccolo contributo economico, ma sufficiente a poter dare una minima boccata d’ossigeno a nuclei familiari in grave difficoltà. Per questo tipo di assistenza in bilancio sono stati inseriti 40 mila euro, ma ne sarebbero serviti 58 mila, 18 mila in più, per poter coprire il servizio fino alla fine dell’anno.

“L’amministrazione comunale per far ripartire l’assistenza a queste 21 madri utilizzi subito gli 11 mila euro prelevati dal fondo di riserva per finanziare la partecipazione del Comune al Tti, il Travel Trade Italia, appuntamento del settore turistico in programma a Rimini ad ottobre”. A proporlo il responsabile provinciale dell’Anva Confesercenti, Salvatore Bonanno, il quale esprime solidarietà al gruppo di donne rimaste senza l’assegno mensile e reputa “inopportuna e senza utilità” le somme impegnate per Rimini . “Metto i locali sede del nostro sindacato a disposizione di queste mamme per ogni loro iniziativa”, aggiunge Bonanno.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo