Sospeso il servizio di assistenza ai minori illegittimi riconosciuti dalla sola madre. Gli Affari sociali hanno dovuto interrompere l’erogazione del contributo mensile a 21 ragazze madri della città dei mosaici per carenza delle risorse finanziarie stanziate nel capitolo di bilancio previsto ad hoc. Fino ad agosto a percepire l’assistenza erano 21 mamme e 22 figli. Ad ogni madre andavano 219 euro mensili in cambio di 35/40 ore di lavoro prestato a supporto delle attività socio-assistenziali fornite dagli uffici comunali per altri servizi. Un piccolo contributo economico, ma sufficiente a poter dare una minima boccata d’ossigeno a nuclei familiari in grave difficoltà. Per questo tipo di assistenza in bilancio sono stati inseriti 40 mila euro, ma ne sarebbero serviti 58 mila, 18 mila in più, per poter coprire il servizio fino alla fine dell’anno.
“L’amministrazione comunale per far ripartire l’assistenza a queste 21 madri utilizzi subito gli 11 mila euro prelevati dal fondo di riserva per finanziare la partecipazione del Comune al Tti, il Travel Trade Italia, appuntamento del settore turistico in programma a Rimini ad ottobre”. A proporlo il responsabile provinciale dell’Anva Confesercenti, Salvatore Bonanno, il quale esprime solidarietà al gruppo di donne rimaste senza l’assegno mensile e reputa “inopportuna e senza utilità” le somme impegnate per Rimini . “Metto i locali sede del nostro sindacato a disposizione di queste mamme per ogni loro iniziativa”, aggiunge Bonanno.