martedì 29 settembre 2009
Piazza Armerina. Un miliardo in spettacoli e le grondaie delle scuole otturate. Quando l'ordinario diventa straordinario.
Prime piogge, primi danni, prime polemiche. I temporali dei giorni scorsi hanno messo in crisi alcuni tratti della viabilità urbana ed extraurbana, ma hanno messo in luce anche il cattivo stato di manutenzione delle strutture scolastiche. I primi danni da infiltrazioni di acqua dal tetto si sono verificati a causa delle otturazioni delle grondaie, ma anche per via delle condizioni generali di alcune coperture. Al 3° Circolo Didattico “Rocco Chinnici” i problemi principali soprattutto su due strutture. Al plesso Fontanazza e al plesso Costantino sono bastate le prime piogge per provocare più di un intervento delle squadre dei vigili del fuoco, i sopralluoghi dell’ufficio tecnico comunale, la rabbia vibrata dei genitori e la protesta della direzione scolastica che ha chiesto un immediato e urgente incontro con l’amministrazione comunale. Secchi, stracci, umidità e muffa al plesso Fontanazza. Ad ogni acquazzone piove all’interno dell’edificio. Quando i collaboratori scolastici aprono l’istituto, dopo una notte di piogge, trovano i pavimenti allagati. Succede da anni su un edificio tutto sommato nuovo di zecca. Le abbondanti piogge provocano infiltrazioni di acqua all’interno delle aule con conseguenti disagi per gli alunni ed insegnanti. Occorre urgentemente un intervento di sistemazione del tetto per consentire un deflusso più veloce e regolare delle acque. Il costo presunto, secondo una relazione della Protezione civile di qualche mese fa, è di 50 mila euro. Al plesso Costantino è crollato di notte su un’aula un controsoffitto in cartongesso a causa delle grondaie otturate e delle infiltrazioni d’acqua. Lo spettacolo non certo edificante è stato visto anche dai tecnici di una commissione regionale della Protezione civile, presenti per caso per un’ispezione di routine già calendarizzata da tempo. La direzione scolastica vuole chiedere conto della situazione a Sala delle Luci. Martedì un incontro è atteso al palazzo comunale. Speso un miliardo delle vecchie lire per spettacoli in estate, mentre la pulizia ordinaria delle grondaie degli edifici scolastici nei mesi scorsi non sarebbe partita. E il risultato si è visto subito alle prime piogge. Alla scuola media Roncalli erano successi problemi simili appena lo scorso dicembre. Coperture e cornicioni fatiscenti che non reggono alle piogge, infiltrazioni di acqua nelle aule e nelle palestre, disagi e pericoli agli operatori scolastici ed agli alunni. L’edificio, come è stato messo nero su bianco su una relazione della Protezione civile comunale, necessita urgentemente il rifacimento dei cornicioni e della copertura. Il costo presunto è di 250 mila euro. Lo stesso era accaduto alla scuola media Capuana, con infiltrazioni d’acqua nei laboratori e nei bagni. Qua un intervento di sistemazione del tetto per consentire un deflusso più veloce e regolare delle acque ha un costo presunto di 50 mila euro. Ma non solo scuole. Grave si presenta la situazione in contrada Indirizzo, in prossimità del depuratore comunale, dove la convergenza di grossi collettori fognari misti convogliano le rispettive acque all’interno di un canale sottostrada la cui sezione idraulica risulta insufficiente. E puntualmente si verifica lo sversamento delle acque. Nella stessa zona, proprio in prossimità dei terreni agricoli della famiglia D’Alù, le piogge di qualche giorno fa hanno fatto saltare un tombino di una vasca di raccolta di acque nere e bianche accanto al collettore fognario proveniente dalla zona nord. L’acqua è fuoriuscita abbondante dal tombino è si è riversata sulle colture dei terreni agricoli più a valle. Una frana in contrada Leano-Polleri ha lasciato isolate una decina di famiglie per diverse ore, mentre un allagamento in contrada Bauccio provoca fortissimi disagi alla circolazione. Strada interrotta nella parte alta di via Toselli e fango e detriti in piazza San Giorgio, mentre un’altra frana ha invaso la via Giacinto Lo Giudice. I problemi sono rimasti tali e quali a quelli elencati nove mesi fa da una relazione della Protezione civile comunale. (Giornale di Sicilia - Edizione del 28 settembre)