La presente O.S., in relazione all’annosa problematica del randagismo che nella nostra realtà ha raggiunto, purtroppo, dimensioni preoccupanti e, oseremmo dire, pericolose, per l’incolumità pubblica, sente il dovere morale e civile di denunciare una situazione che definire incresciosa è riduttivo. Non è certo di oggi la notizia di tentate e non riuscite aggressioni di branchi di cani randagi ai danni di cittadini che non hanno più nemmeno la facoltà di potere passeggiare indisturbati nelle piazze o nelle vie principali di questa città. I cani randagi ormai spadroneggiano indisturbati e finanche minacciosi senza che nessuna autorità prenda decisioni serie e valevoli per venire incontro alle esigenze sacrosante di sicurezza dei cittadini. A questo Sindacato da giorni stanno pervenendo delle lamentele e richieste di aiuto come se fossimo noi il Comune o l’Amministrazione. Questo è grave perché dimostra che la gente è sfiduciata e non sa più a chi rivolgersi visto che da decenni nessuno degli enti o delle amministrazioni che si sono succedute, ha fatto niente per risolvere questa piaga sociale. Ma è così difficile costruire un capannone e fare lavorare quattro operai e padri di famiglia da destinare alla fondamentale funzione di tenere sgombre da cani randagi le nostre strade?…Perché si trovano i soldi per sovvenzionare ditte altrui, a più di 80 Km con servizi che, per essere buoni, definiamo per lo meno carenti?…Ma stiamo scherzando?…Perché non utilizziamo gli stessi fondi per costruire un canile tutto nostro, al quale, tra l’ altro, ricorrerebbero tanti altri paesi limitrofi?..Ma quello che fa più rabbia è che assistiamo quotidianamente, sulla stampa e nei mass-media, alle disquisizioni inutili e a discorsi fatti di fumo che servono solo a riempire inutilmente le pagine dei giornali come è successo in questi giorni con le diatribe dialogiche e con giudizi inutili sulla buona riuscita o meno dell’Agosto Armerina!…Ci sono problemi reali molto più seri ai quali non si può sottrarre nessuna Amministrazione!…Ci auguriamo che le nostre considerazioni servano a far riflettere chi di dovere affinché non continui a perpetuarsi il triste spettacolo che ogni giorno migliaia di cittadini hanno davanti agli occhi.
Piazza Armerina, 31 agosto 2009 Per il coordinamento provinciale COBAS
Cimino Salvatore
Bascetta Luigi