lunedì 7 settembre 2009

Ispezione amministrativo-contabile della Ragioneria Generale di Roma al Comune. Conti e atti sotto la lente di ingrandimento. Un esposto dietro?

I conti e gli atti amministrativi comunali sotto la lente di ingrandimento dello Stato centrale. Ispezione amministrativo-contabile scattata in questi giorni agli uffici comunali da parte di un funzionario della Ragioneria Generale dello Stato, attraverso il Ministero della Pubblica Funzione e il Ministero delle Finanze. Un ispettore da due giorni sta visionando per ore pile e pile di atti amministrativi a partire dal 2005 e fino ai giorni nostri. L’ispezione e la visione degli atti continuerà per circa 15 giorni, poi scatterà una relazione agli uffici ministeriali di Roma. Gli occhi della capitale, quindi, sulle carte della città dei mosaici. Il controllo potrebbe essere scattato sulla base di una scelta a campione sui comuni italiani, ma l’ipotesi più probabile, anche se non ci sono conferme precise, ma solo indiscrezioni, è che dietro l’attività ispettiva ministeriale ci sia un esposto inviato nella capitale dalla città dei mosaici. Un esposto dietro il quale potrebbero esserci sindacati, partiti o singoli esponenti politici. Non ci sono elementi certi su questo aspetto, almeno per ora. E non è escluso che possa essere stato qualche ente o ufficio regionale a girare qualche segnalazione a Roma. Ma rimane in piedi anche l’ipotesi del controllo a campione di routine. L’ispettore sta continuando a leggere atti e a prendere appunti al secondo piano del palazzo comunale dell’atrio Fundrò. Tra gli atti visionati ci sarebbero anche quelli relativi ad alcune audizioni in un recente passato di amministratori e impiegati alla Corte dei Conti di Palermo, con la richiesta di chiarimenti sui costi del personale e sul rispetto del patto di stabilità. Ma un controllo a parte sembrerebbe riguardare proprio la spesa per il personale che in questi anni è lievitata. Anche se in tutti questi ultimi anni il patto di stabilità non è mai stato sforato. Nei prossimi giorni potrebbe emergere qualche elemento in più. E intanto in questi giorni tra i corridoi del palazzo comunale impiegati, messi e dirigenti fanno la spola da alcuni uffici verso il quartier generale dell’ispettore, una stanza per l’occasione messa a disposizione del funzionario statale, portando carpette con i documenti di volta in volta richiesti. Il funzionario, infatti, sta utilizzando di fatto l’ufficio di un assessorato per prendere visione del materiale cartaceo. Chino sui documenti continua a leggere di tutto e di più. Per ora bocche cucite e cautela. Ma tutti gli uffici starebbero dando la massima collaborazione all’attività di controllo in atto. (Giornale di Sicilia - Edizione del 5 settembre)

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo