giovedì 24 settembre 2009
Ispezione su sei/sette voci di spesa del personale comunale. Verifica finita, top secret per ora l'esito.
Migliaia di pagine lette, decine e decine di atti sottoposti ad attenta analisi e verifica a tappeto di tutte le spese legate al personale comunale. Dalla dotazione organica agli incarichi esterni, passando per i recenti concorsi interni alla macchina comunale, tutto sta passando sotto la lente di ingrandimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale nei giorni scorsi ha fatto partire un’ispezione amministrativo-contabile nei confronti del Comune armerino. Al lavoro su pile e pile di carte Mimma D’Arrigo, dirigente dei servizi ispettivi di Finanza pubblica del ministero di Roma, dipartimento della Ragioneria Generale di Stato. Il funzionario, chino sulla scrivania per ore e ore, sta rivoltando come un calzino tutto il carteggio sul personale dell’amministrazione piazzese. Almeno sei i punti sui quali si sta concentrando la verifica: dotazione organica, rapporti di collaborazione, attribuzione e svolgimento delle mansioni superiori, progressioni verticali (gli avanzamenti di carriera interni alla macchina comunale, ndr), anagrafe delle prestazioni, mobilità del personale. Tutte voci che incidono sulla spesa generale sul personale, tutte spese correnti che non devono aumentare troppo se non si vuole correre il rischio di sforare il temibile “patto di stabilità”. L’ispettrice D’Arrigo ha sistemato il suo quartier generale all’interno dell’ufficio dell’assessorato al Bilancio. Ed è qui che riceve segretario e vice segretario generale per chiedere chiarimenti, dirigenti comunali per ricevere copie degli atti richiesti, messi comunali e amministratori. L’ispezione, così almeno conferma lo stesso funzionario, non sarebbe partita da un esposto, come era sembrato in un primo momento e come molti ancora sostengono. La relazione sull’ispezione sarà completata a breve e messa dal funzionario sul tavolo del ministero a Roma. Qualche anticipazione sull’esito della verifica? “Non posso dire nulla”, spiega il dirigente ministeriale sorridendo. Giornale di Sicilia - Edizione del 22 settembre