Notizie fresche da Palermo sulla sanità. Sono buone? Forse si, forse no. Ieri finalmente è giunta una notizia che farebbe sperare in meglio: l'assessore Russo ha firmato il decreto di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana e l'ha passato alla commissione sanità dell'ARS per il necessario parere. La commissione si è riunita ieri mattina 17 dicembre per visionare e discutere i criteri da adottare per rendere operativo il piano. La commissione ha dato il via libero al decreto con alcune precisazioni. Si sa, dall’esame dei criteri in nostro possesso che il piano Russo è diventato un ibrido e potrebbe chiamarsi Russo-Lagalla poiché non prevede più quel taglio smisurato di posti-letto che tutti conoscevamo, ma la metà: da 5700 a 2574. Di buono c'è che la provincia di Enna verrà a perdere complessivamente appena 29 posti.
Appresa la notizia e acquisito il testo del decreto, si sono riuniti d’urgenza alla sala delle Luci l’Assessore alla Sanità Innocenzo Di Carlo, il Coordinatore dell’Osservatorio Ospedaliero Sebastiano Arena, i Consiglieri Edoardo Lotario e Carmelo Gagliano, tutti del tavolo tecnico, per esaminare il piano e valutare le conseguenze per il nostro ospedale. Non ci sarà da cantare vittoria troppo presto, ma da vigilare, poiché i colpi di coda saranno sempre in agguato. Pensiamo questo perché l’assessore Russo ha voluto mantenere nel piano una norma che gli dà la possibilità di tagliare in futuro altri posti-letto. Questa postilla mantiene acceso il dibattito politico in quanto Pdl e Udc pensano che vada contro le intese già siglate. Sappiamo che la norma è rimasta nel decreto, ma l’assessore non potrà attuarla in futuro se prima non passerà dall’ARS. Anche la mappa degli ospedali e dei reparti dovrà passare dall’ARS. Un’altra novità sta nel fatto che finalmente si è provveduto a distinguere tra piano di rientro e riforma della sanità. Di questa se ne dovrà parlare in commissione a partire dal 7 gennaio 2008.
Una delle cose positive è che l’assessore prevede nel piano l’attivazione, in ogni provincia, della conferenza dei sindaci per poter “calare” i numeri nelle realtà locali. Ci sarà tempo nella prossima primavera fino al massimo limite del 31 marzo, giorno in cui tutto il piano dovrà essere attivato. Per quanto riguarda la provincia di Enna, abbiamo visionato il decreto che l’assessore ha inviato alla Commissione Sanità ed abbiamo scoperto che il taglio si riduce a 22 posti-letti negli ospedali pubblici e 7 nel privato con un totale di riduzione di 29 p.l. Il numero complessivo di posti dunque dovrebbe attestarsi a 738 a cui si aggiungerebbero 303 posti per riabilitazione e lungodegenza. Troppa grazia se si considera che neppure prima di questa crisi in provincia erano stati attivati tutti questi posti. Ci sarà dunque, e finalmente, la possibilità di rivedere il maldigerito SOIEN di Iudica, anche se potremmo aspettarci - ecco i pericoli - la solita ostinatezza del manager che tenderà ad ammassare posti a Enna e Nicosia piuttosto che a Piazza Armerina e Leonforte. Da questo momento non ha alcuna ragione per farlo. Bisognerà tenere alto l’allarme su questo aspetto, specialmente quando il provvedimento sarà discusso dettagliatamente all’ARS. Per quanto ci riguarda bisognerà al più presto discutere un po’ più serenamente, col Direttore generale dell’Ausl, di queste ultime novità. Sebastiano Arena