PIAZZA ARMERINA. Giro di vite contro il
volantinaggio selvaggio? Da Sala delle Luci arrivano norme più rigide contro la
pratica spesso da “far west” nella distribuzione del materiale promozionale
commerciale. Addio ad affissioni sui pali, muri condominiali, cabine
telefoniche e tronchi di alberi, addio ai depliant e volantini accantonati
ovunque e poi trascinati dal vento in mezzo a strade e marciapiedi in quantità
industriali? Almeno questo si augurano cittadini e comitati, anche se rimane
come sempre il problema di chi controlla e chi e se sanziona. Questa è infatti
la città del limite di velocità a 30 chilometri orari, ma avete mai visto un
controllo sul rispetto di questo limite? Le nuove norme sono state approvate
dalla giunta comunale con un regolamento di 12 articoli. Vediamo cosa prevede
il nuovo testo esitato dal palazzo comunale. Intanto la distribuzione di
volantini potrà avvenire tassativamente solo la mattina, tra le 8 e le 14.
Servirà poi per le aziende che si affidano a questo consolidato e diffuso
metodo di promozione commerciale presentare ogni volta un’istanza di
autorizzazione da presentare al protocollo comunale almeno 10 giorni prima
dell’inizio del...
volantinaggio. L’istanza dovrà essere indirizzata al settore
Tributi. Se il Comune almeno 3 giorni prima dell’inizio del programmato
volantinaggio non emette un diniego motivato l’autorizzazione si intende tacitamente
rilasciata. Nella richiesta devono comparire le generalità e il codice fiscale
del richiedente, una copia del documento di riconoscimento, il periodo
dell’attività di distribuzione dei volantini, il numero di volantini, una copia
del volantino allegata. Questi i divieti assoluti cui bisognerà adeguarsi: 1)
no al getto di volantini a terra; 2) no all’abbandono di volantini lungo le
strade; 3) no alla posa del materiale pubblicitario fuori dalle cassette
postali o dagli appositi contenitori; 4) no alla collocazione dei volantini sui
veicoli in sosta (di solito sotto il parabrezza delle auto, ora sarà vietato).
In presenza di istanza incompleta o mancante a pagare sarà l’azienda, mentre in
tutti gli altri casi a pagare sarà materialmente chi esegue il volantinaggio o
l’affissione selvaggia. Se non si individua l’autore materiale delle violazioni
a rispondere sarà comunque l’azienda. Le multe vanno da un minimo di 100 ad un
massimo di 1000 euro. Il personale che farà volantinaggio in ogni caso dovrà
essere munito dell’autorizzazione comunale. Cambierà qualcosa?
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Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo
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