Dati in calo alla Villa Romana del Casale per il quinto mese consecutivo. Non un crollo delle presenze, anzi il sito Unesco tiene rispetto all’anno scorso, ma segnali da non sottovalutare. Flessione del 4 per cento dei turisti quella che si è registrata a luglio, con 24.069 biglietti staccati rispetto ai 25.067 del 2013. Un migliaio di visitatori in meno. Dall’inizio dell’anno il decremento è del 3,7 per cento. I dati del Parco Archeologico della Villa fanno segnare nei primi sette mesi del 2014 la presenza di 195.266 turisti, rispetto ai 202.754 del 2013, con una diminuzione di 7.488 visitatori. Non grossi scossoni per l’area archeologica. Il mese di giugno aveva chiuso con 32.926 ticket emessi contro i 32789 di dodici mesi fa. Rimane il dato significativo di marzo con il calo che tocca il 18 per cento, con 14.700 ingressi rispetto ai 17.970 dell’anno scorso. Mentre a pesare...
sulla statistica negativa anche maggio, con 62.826 turisti contro i 65.439 dell’anno scorso, quasi 3 mila visitatori in meno. La direzione del Parco Archeologico è impegnata da mesi in una lettura più articolata e approfondita dei dati statistici, attraverso un’analisi disgiunta dei numeri in base ai vari livelli di turismo scolastico, a quello della terza età in generale e al tipo di flussi per area geografica mondiale, in modo da avere una mappatura realistica dei cambiamenti intervenuti nella fruizione del sito. La griglia dei flussi per tipologia potrà essere utile anche per indirizzare meglio le politiche di promozione dei mosaici a livello italiano ed estero. Se la tendenza dovesse continuare, dopo tre anni di continua crescita dei dati, si assisterà a fine 2014 ad una ormai probabile battuta d’arresto. Anche se poi i flussi turistici rimangono ben oltre quota 300 mila. I mosaici arrivano dal picco minimo dei 243 mila turisti nel 2010, quando erano ancora in corso i lavori di restauro. La recente introduzione del ticket a pagamento anche per gli over 65, così come il contestato biglietto unico obbligatorio a 14 euro, porterà nel 2014 ad una forte impennata degli incassi, sia per le casse regionali che per quelle comunali. L’aumento vero, però, si registrerà nel 2015, quando il ticket unico e quello over 65 si misureranno sui 12 mesi. Ma proprio il biglietto cumulativo non piace a nessuno, con gli operatori turistici già sul piede di guerra, convinti come il calo di quest’anno rappresenti solo l’anticamera della reazione dei tour operator che si registrerà nel 2015.
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