domenica 20 luglio 2014

Piazza. Rifiuti, Oliveri: "Se c'era il Pd finivamo in tribunale"



L'assessore Pippo Oliveri

IL PERCHE’ DI UN SILENZIO
di Pippo Oliveri
assessore comunale all'Urbanistica

È di pochi giorni fa l’articolo a firma di Ilenia Adamo che, nella qualità di coordinatrice a nome del partito, sostiene che “il passaggio che il Partito Democratico ha voluto dall’ATO rifiuti di Enna alla SRR di Gela aveva due principali obiettivi, e che l’Amministrazione attuale ha finora fatto credere di volere portare a termine questo processo ma, in realtà, ha creato le condizioni per rendere difficile tale passaggio, per ingenerare tensioni e preoccupazioni nel personale, per causare disagio nelle comunità, Gela soprattutto, che avevano accolto con entusiasmo l’ingresso di Piazza”, e per difendere i “propri”….. giudica  l’azione  dell’amministrazione comunale “ambigua e incapace di gestire i problemi” e conclude che “l’amministrazione non solo è inadeguata ma ha un chiaro disegno, portato avanti dal sindaco e da qualche componente di giunta strettamente legato ai vertici dell’ATO, che mira a fare rientrare Piazza nella più fallimentare società di gestione del servizio dei rifiuti in Sicilia.”

Se inadeguatezza vuol dire..
non finire sui giornali per fatti di mafia,  ha ragione, questa amministrazione è inadeguata, se  incapacità  vuol dire calpestare le leggi, calpestare le lotte dei lavoratori e soprattutto i loro diritti per far ritornare il “caporalato”, ha ragione, questa amministrazione è incapace.

Essere di sinistra non vuol dire solo appartenere ad un partito, essere di sinistra vuol dire credere in un ideale, un ideale diverso da quello che intendono certe destre, vuol dire essere dalla parte dei cittadini e dei lavoratori, vuol dire essere onesti,  vuol dire non fare le scelte sottolineando  “chi c’è ppi mia”, e tante altre cose che in quell’ articolo “passano inosservate”.
Questa amministrazione, a differenza della precedente, non ha due obiettivi, ne ha quattro; ai due scontati obiettivi ne ha aggiunti due:
1)          la correttezza degli atti amministrativi, che ha permesso di essere l’unico comune della SRR di Gela a non dovere revocare l’affidamento alla ditta Tekra, per ottemperare ad una direttiva dell’Antimafia, giacché non è mai stato firmato. A proposito… grazie ai  miei  presunti legami con l’ATO di Enna, mi sono ricordato che prima di  stipulare un contratto con una ditta, si deve chiedere il certificato antimafia ed aspettare che arrivi;
2)          Il rispetto della normativa vigente, ovvero la legge regionale n.9,  impone che il passaggio dei lavoratori avvenga tra Ato EnnaEuno ed SRR 4 e non tra Ato EnnaEuno e la ditta Tekra.

Mi sono opposto alla firma del suddetto contratto perché la documentazione non era completa, mancava il certificato antimafia.
Mi sono opposto al passaggio degli operai del  cantiere di Piazza Armerina da Ato EnnaEuno alla ditta Tekra perché non previsto dalla normativa regionale vigente, come ribadito da tutti i sindacati che hanno dato parere contrario. Dimenticavo…. se l’avessi fatto avrei dovuto licenziare anche tutti gli amministrativi.
Se avessi agito come “previsto” dalla precedente amministrazione, sicuramente la coordinatrice del PD non avrebbe scritto quell’articolo ma, sicuramente, avremmo varcato il portone di qualche Tribunale con avvocati al seguito, avremmo dovuto sospendere il servizio di RSU (con tutti i disagi per i cittadini, soprattutto nel periodo estivo), avremmo dovuto licenziare lavoratori e quelli che avrebbero accettato le leggi del “caporalato” e si fossero licenziati dall’Ato EnnaEuno, (con cui hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato), per essere assunti con un contratto a tempo determinato dalla ditta Tekra, oggi si ritroverebbero senza più la certezza di un lavoro.
Il grande Giorgio Gaber,  distingue i veri comunisti………
 “Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice, solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa
.”
…. da altro………..
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.”

Pippo Oliveri

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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