lunedì 18 ottobre 2010

Piazza Armerina. Ranieri Ferrara è il nuovo segretario del Pd. A sostenerlo i cinque autonomisti del gruppo consiliare.

I Consiglieri Comunali, Capizzi, Failla, Azzolina, Monasteri e Centone nell’esprimere il compiacimento per l’elezione di Ranieri Ferrara a segretario del Circolo di Piazza Armerina auspicano che, dopo tanto vuoto politico ed organizzativo, lo stesso possa divenire protagonista di una nuova fase.
Lo impongono le necessità e le urgenze della Città, le quali richiedono una unità di intenti e di sforzi, che vanno profusi nell’interesse della comunità.
La grave crisi che colpisce tante fasce di cittadini e tanti settori produttivi impone
all’Amministrazione, che deve aprirsi al confronto, ed alla classe dirigente del PD di agire in sinergia per affrontare con unità e rinnovato slancio i problemi della nostra comunità – Il confronto dialettico non puo’ e non deve essere foriero di divisioni che i cittadini non comprenderebbero,
ma strumento per pervenire ad una sintesi intelligente e responsabile.
L’azione del Partito e dell’Amministrazione deve essere trasparente ed improntata a legalità, profusa al servizio dei cittadini, che vanno coinvolti, allorquando bisogna operare scelte importanti per la città.
Siano consapevoli che a Ranieri Ferrara è stato affidato un compito difficile, ma si ritiene che le sue capacità consentiranno, unitamente alla collaborazione di tutti, di aprire una nuova stagione politica, connotata da impegno serio, responsabile e mirato allo sviluppo della città, anche attraverso un confronto costruttivo con le altre forze politiche. (Comunicato dei cinque autonomisti del Pd)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo