domenica 10 ottobre 2010

Piazza Armerina. Venezia, capogruppo Pd: "Sul rispetto del regolamento delle sedute Centonze fa orecchie da mercante"


Le sedute di consiglio comunale debbono avere una logica per le quali esse vengono celebrate ,è evidente che le sedute del nostro consiglio comunale purtroppo non seguono questa logica , ma sembrano discussioni tra amici con duetti tra amministratori e qualche consigliere comunale tutto ciò in violazione degli articoli 23-24-25-e 26 del regolamento delle sedute del consiglio comunale che prevedono soltanto la risposta dell’amministrazione in consiglio se questa viene richiesta espressamente nell’interrogazione ,ma non è previsto il dibattito, è evidente che se agli argomenti deve seguire un dibattito questo deve investire tutto il consiglio comunale partendo da una diversa procedura.
Più volte ho chiesto espressamente al presidente del consiglio comunale di far rispettare il regolamento ed evitare che le discussioni possano degenerare in un inutile “pour parler”, ma ha sempre fatto orecchie da mercante. Per cui la discussione sulle interrogazioni così come articolata non fa altro ché essere un inutile doppione dell’ attività ispettiva , altro aspetto che va sottolineato, e non è di poco conto e che siamo sempre gli stessi consiglieri a rimanere in aula sino alla fine del consiglio, per evitare che venga a mancare il numero legale, aspetto che poco interessa ai più
che abbandonano il consiglio dopo la registrazione della presenza senza mai dare una motivazione .

P.S allego copia degli articoli citati

DELL’INTERROGAZIONE E DELL’INTERPELLANZA
ART. 23
Il Consigliere Comunale può rivolgere al Sindaco interrogazioni e interpellanze.
Il Consigliere che intenda rivolgere una interrogazione ne fa domanda per iscritto senza motivazione, presentandola al Sindaco e in copia al Presidente del Consiglio che ne dà lettura al Consiglio nella adunanza successiva alla data di presentazione se richiesto espressamente nell’interrogazione.
ART. 24
L’interrogazione consiste in una semplice domanda fatta al Sindaco o alla Giunta per sapere se un fatto o una circostanza siano veri o comunque per sollecitare informazioni e spiegazioni sull’attività dell’Amministrazione. Nella interrogazione deve essere specificato se la risposta deve essere data per iscritto o in sede di Consiglio Comunale in
entrambi i modi.
ART. 25
L’interrogazione è posta all’ordine del giorno della seduta successiva a meno che il Sindaco o l’Assessore del ramo non siano in grado di rispondere immediatamente.
ART. 26
L’interpellanza consiste nella domanda fatta all’Amministrazione circa i motivi e gli intendimenti nella sua condotta in un determinato affare.
L’interpellanza deve essere presentata per iscritto e per essa si applica il contenuto dell’articolo precedente.
Pino Venezia

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