noto con piaciere che il consigliere venezia non perde occasione per polemizzare sul modo con cui vengono presiedute le sedute consiliari.Questo avviene spesso e volentieri in consiglio e ora anche a mezzo stampa manifesta la sua contrarietà sualcune procedure da me seguite.Specificatamente oggetto della discussione sarebbero i consigli comunali dedicati alle interrogazioni e all'attivitàispettiva.Il modo e la prassi che vengono seguite dal sottoscritto sono identiche a quelle seguite dai miei predecessori nei consiglie precedentie devono evidenziare che sono condivise da tutti gli altri capi gruppo consiliari che non hanno mai manifestato contrarietà.Non riesco proprio a comprendere quale sia il motivo di disappunto avendo nella scorsa leglislatura usato e spesso,a mio modesto avviso, abusato dell'istituto dell'attività ispettiva che io ritengo utile e indispensabile per permettere il dialogotra amministratori e consilieri, dialogo veramente carente e in alcuni casi inesistente che ha sempre portato all'esclusionenelle scelte sia dei consiglieri di minoranza ma anche di quelli di maggioranza. Ritengo altrettanto utile dare spazio alle interrogazioni che possano evidenziare alcune problematiche che in caso contrario potrebbero anche non essere trattate o conosciute dai consiglioìeri comunali.Non credo mai di aver violato norme regolamentari offrendo all'interrogante la possiblità di chiedere chiarimenti sulla risposta e permettendogli di evidenziare la sua soddisfazione per la risposta avuta; se poi qualcuno vuole intervenire sull'argomento quale norma si viola permettendo l'intervento?Sono solo convinto di rispettare sia le norme regolamentari e di aver condotto le sedute rispettando tutti i colleghi e le istituzioni presenti. Calogero Centonze, presidente del consiglio comunale