venerdì 5 febbraio 2010
Piazza Armerina. Prg. Dal 18 febbraio deciderà, comunque, avendo l'ultima parola, l'Arpa di Palermo. Anche l'aula non controdeduce.
Il nuovo Prg alla stretta finale. Bocciate dal Cru, la commissione regionale all’Urbanistica, 86 delle 128 osservazioni al nuovo Piano regolatore generale presentate da cittadini, associazioni e dallo stesso ufficio tecnico e votate dal consiglio comunale durante l’iter di approvazione dello strumento urbanistico. Accolte solo 42 osservazioni. L’iter va avanti, tra la preoccupazione di molti cittadini che già chiedono di sapere che fine faranno i propri terreni. Il consiglio comunale, adesso, ha tempo fino al 17 febbraio per poter trattare in aula e votare eventuali controdeduzioni rispetto alle bocciature arrivate dagli uffici regionali. Il nuovo Prg era stato notificato lo scorso 16 gennaio agli uffici comunali con le prescrizioni da parte dell’assessorato regionale e i pareri sulle osservazioni. Il Comune ha 30 giorni di tempo per decidere cosa fare. Se i consiglieri comunali vorranno controdedurre, allegando ulteriori elementi sulle singole osservazioni non accolte, dovranno farlo entro il 17 febbraio. A quel punto verrà emesso il decreto da parte dell’Arta, l’assessorato regionale al Territorio e ambiente, il quale ha, in ogni caso, l’ultima parola nel decidere se accogliere o meno le controdeduzioni dell’aula. Se non verranno fatte controdeduzioni da parte dell’aula, invece, varrà il principio del silenzio assenso. A partire dal 18 febbraio l’Arta potrà emettere ugualmente il decreto da pubblicare nella Gurs, la gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. E proprio lunedì sera prima conferenza dei capigruppo e convocazione della terza commissione consiliare con all’ordine del giorno la pratica Prg. Il tempo a disposizione dei consiglieri comunali per poter “studiare” le nuove possibili controdeduzioni sulle singole osservazioni da approvare in aula e inviare all’assessorato regionale è brevissimo. Poco meno di due settimane. Se i gruppi politici vorranno dare spazio alle istanze dei cittadini che si ritengono penalizzati, insistendo su alcune osservazioni, portando nuovi elementi a supporto delle nuove deduzioni tecniche, dovranno impegnarsi in un tour de force. Rimane per ogni cittadino che dovesse sentirsi danneggiato la strada tortuosa, incerta e lunga del ricorso amministrativo al Tar. Nei prossimi giorni nuovo esame di tutta la pratica da parte degli organi consiliari. (Giornale di Sicilia - Edizione del 4 febbraio)