venerdì 14 febbraio 2014

Piazza Armerina. Dal Pd dubbi sulla legittimità di alcuni atti dell'amministrazione

Di seguito una nota del segretario del Pd Ilenia Adamo:
 
NAVIGARE A VISTA, quinta puntata
Dubbi di legittimità su diversi atti di quest’Amministrazione
Come vengono spesi i soldi degli incassi della Villa Romana del Casale di competenza del Comune? Purtroppo non è  possibile saperlo. Come già segnalato, tutti gli atti sono poco accessibili e spesso, trovare la documentazione sul sito, è impresa ardua. Vogliamo soffermarci proprio su alcune delibere di destinazione dei fondi della Villa Romana del Casale,  delibere approvate dall’Amministrazione Comunale a fine anno, il 31 dicembre 2013. Con una  si regolarizza l’acquisto di quadri di un noto pittore piazzese, quadri già consegnati al Comune ed esposti nella Pinacoteca comunale (acquisto tra l’altro autorizzato dal direttore del museo, Architetto Guido Meli);  con un’altra  si assegna un contributo ad una associazione sportiva di nuova costituzione che dovrebbe sponsorizzare, non si sa come, la Villa Romana del Casale nel mondo, ed infine con l’ultima si prevede l’utilizzo dei nostri soldi per pubblicizzare in televisione le attività dell’Amministrazione Comunale. Quello che  accade sulla formazione  di questi atti è qualcosa di  incomprensibile ai più, almeno a quelli che si aspettano la conoscenza ed il rispetto delle norme in materia. Così, mentre il  Ragioniere generale esprime parere non favorevole, inspiegabilmente tale parere non viene riportato su ogni singolo atto  e gli stessi atti vengono firmati da un sostituto che  esprime invece parere favorevole, nel generale silenzio di tutti gli organi di controllo. Nel mese di gennaio viene revocata la delibera con la quale si regolarizzava  l’acquisto dei quadri, riesumando il parere non favorevole del Ragioniere generale, che – ricordiamolo – non era riportato nelle delibere, mentre  viene confermato il contributo per l’associazione sportiva, sempre con il parere non favorevole del Ragioniere generale,  il quale afferma però di aver registrato l’impegno perché questa era la volontà dell’Amministrazione Comunale.
Ora, la normativa vigente impone che, qualora vengano deliberati atti che hanno un parere negativo,  il superamento del parere deve essere motivato: purtroppo (per noi) negli atti citati non vi è alcuna motivazione. Se questo non bastasse  ancora, il contributo  erogato all’ associazione sportiva viene imputato alla funzione che riguarda la cultura (!) e non tra gli interventi dei contributi ma tra le prestazione di servizi, contro ogni normativa contabile vigente. Ed infatti la legge  impone l’imputazione della spesa nella funzione del bilancio dedicata allo Sport (quindi funzione 06 e non funzione  05) e nell’intervento legato ai trasferimenti e non alle prestazione dei servizi  (intervento 05 piuttosto che 03). L’aspetto più paradossale della vicenda è che  la revoca della delibera dell’acquisto dei quadri viene motivata proprio per la non corretta imputazione in bilancio della spesa. Relativamente  infine alla legittimità della delibera che riguarda la pubblicità televisiva dell’azione amministrativa,  non è nemmeno il caso di soffermarci più di tanto, poiché tale delibera è contraria ad una norma  che impone la riduzione della obbligatoria della spesa, norma  naturalmente non considerata nella predisposizione dell’ atto deliberativo. Legalità e la trasparenza sono elementi fondamentali dell’azione amministrativa e gli organi deputati al controllo, a partire dal Consiglio Comunale, devono essere vigili,  per garantire che i soldi di noi cittadini vengano spesi in maniera legittima. In questa riflessione la presenza di elementi “tecnici” serve a dimostrare che la fiducia data dai Cittadini ad un’Amministrazione comporta da parte di quest’ultima l’assunzione di una fondamentale responsabilità: quella di prendere decisioni e di farlo nel rispetto della legge. Quando viene messa in discussione la legittimità degli atti viene meno questo patto di fiducia ed è lecito pensare che non si stia operando nell’interesse della collettività ma  solo di alcuni.
E’ per questo che abbiamo dato mandato ai consiglieri del nostro gruppo di verificare tutti questi atti e – se necessario – di operare di conseguenza.

Il Coordinatore di Circolo
Partito Democratico di Piazza Armerina
Ilenia Adamo

Dai rovi al museo

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