martedì 15 dicembre 2009
Randagismo.Verso protocollo d'intesa in Prefettura per canile "associato" unico.
La città dei mosaici, Enna e Regalbuto firmeranno un protocollo d’intesa davanti alla Prefettura di Enna per la realizzazione di un canile provinciale per il ricovero e mantenimento dei cani randagi. I tre comuni hanno assunto l’impegno, davanti al prefetto Giuliana Perrotta, di costituire un gruppo ristretto che prima di Natale dovrà predisporre e sottoscrivere un protocollo per ottenere un finanziamento regionale. L’obiettivo comune è quello di una “gestione associata” del servizio di accalappiamento e custodia dei quattro zampe senza fissa dimora, con l’individuazione di due o più comuni capofila. La Prefettura di Enna ha presentato i risultati di una verifica fra i comuni su come viene attualmente svolto il servizio. “Non esistono in provincia strutture pubbliche di ricovero dei cani, vi è una sola struttura privata con pochi posti, mentre la maggior parte dei randagi viene custodita nei ricoveri privati fuori provincia”, spiega il prefetto Perrotta. Con il conseguente “salasso” per le casse comunali. “Il rapporto costi/benefici dell’attuale organizzazione del servizio non è ottimale se è vero che continuano a segnalarsi aggressioni e la presenza preoccupante di gruppi di cani randagi sul territorio”, spiega la Prefettura. Nella città dei mosaici, ad esempio, gli 80 mila euro stanziati per un biennio, con l’aggiudicazione della gara per l’accalappiamento e custodia, serve a malapena ad assicurare “vitto e alloggio” ad una quarantina di randagi già presenti in una struttura nissena. Gli altri centinaia di esemplari disseminati per la città, quindi, sono liberi di circolare sul territorio e creare un gravissimo disagio in molti quartieri. I soldi per accalappiarli non ci sono e le politiche di sterilizzazione in città non sono mai partite. Il direttore generale del dipartimento regionale Attività sanitaria, Maria Antonietta Bullara, ha sottolineato “l’impegno della Regione nel sostenere, anche finanziariamente, il progetto che prevede la creazione di una struttura pubblica attraverso somme immediatamente messe a disposizione della Regione”. Insomma i soldi ci sarebbero. La parola passa, adesso, ai comuni del gruppo ristretto. I comuni di Piazza Armerina, Enna e Regalbuto si incontreranno nei prossimi giorni con il vice prefetto vicario per stilare il protocollo d’intesa da sottoscrivere prima di Natale “per ottenere il cofinanziamento regionale disponibile”.