martedì 22 dicembre 2009

Piazza Armerina. Accesso agli atti. Consiglieri a rischio umiliazione

Disposto a portare con sé una risma di carta per le fotocopie, a pagare le spese elettriche pro quota per il tempo di riproduzione dei documenti e l’uso del toner e fare di persona le fotocopie. La provocazione arriva dal consigliere Giuseppe Falcone dopo il diniego da parte degli uffici comunali di rilasciare all’esponente politico copia conforme dei soli elenchi di alcuni atti amministrativi “perché tale forma di accesso agli atti potrebbe portare ad un rallentamento e aggravio della quotidiana attività degli uffici comunali”. Falcone ha ripresentato la sua richiesta alla segretaria generale dopo aver ricevuto un primo no. L’esponente politico aveva richiesto agli uffici due settimane fa il rilascio in copia conforme del registro di numerazione dei provvedimenti amministrativi del 2009 (delibere di giunta, determine e ordinanze sindacali, determine o ordinanze dei dirigenti). Non gli atti in quanto tali, ma solo l’elenco degli stessi, quello in cui è contenuto solo il numero del provvedimento e l’oggetto. In tutto alcune decine di fogli da fotocopiare con il timbro degli uffici, un lavoro di pochi minuti. Copie negate dagli uffici. La vicenda finirà davanti ai capigruppo consiliari. Il presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, infatti, abbastanza imbarazzato dalla vicenda, ha deciso di convocare in modo urgente una conferenza dei capigruppo alla presenza dello stesso segretario generale. Il consigliere, con una nota,era stato invitato dagli uffici comunali “ai fini di una leale collaborazione istituzionale, a voler indicare in modo più specifico atti e determinati documenti tendenti a soddisfare singole valutazioni sull’operato dell’amministrazione”. “Il consigliere, in quale tale, non è tenuto a specificare i motivi della richiesta”, spiega Falcone, citando la giurisprudenza amministrativa del Tar di Brescia in materia. Falcone, poi, spiega i motivi della sua richiesta. “Controllare l’efficienza, e quindi anche la legittimità, del servizio di pubblicazione dei provvedimenti esterni su internet”, afferma. In un cd-rom l’esponente politico ha salvato alcuni elenchi di provvedimenti. Elencando, poi, le seguenti anomalie: non tutti i provvedimenti sono stati pubblicati sul sito internet del Comune, alcuni sono stati omessi; casi in cui il sindaco appare presente nel provvedimento su internet ed invece sul cartaceo è sostituito dal vicesindaco; allegati richiamati nel provvedimento su internet, ma non presenti. Il presidente Centonze, intanto, ha invitato gli uffici a consegnare copia dei documenti richiesti dal collega. (Giornale di Sicilia - Edizione 21 dicembre)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo