giovedì 6 novembre 2014

Piazza. L'Udc al sindaco Miroddi: "Mal consigliato dal suo cerchio magico". "Corte di figure ambigue gli fa da contorno", dice il partito

Andrea Velardita, capogruppo Udc
“L’amministrazione comunale non ha preso atto del suo fallimento politico”. L’Udc, da pochi giorni passato all’opposizione, uscita dalla giunta guidata dal sindaco Filippo Miroddi con le dimissioni dell’ormai ex assessore Filippo Sammarco, non ci sta agli attacchi arrivati da Sala delle Luci. Dopo il divorzio politico e amministrativo siamo ai piatti in faccia tra due ex coniugi. Il partito di centro parla di un sindaco “mal consigliato da una corte di figure ambigue che gli fanno da contorno”, e parla espressamente di “un cerchio magico”, difendendo uno dei componenti del gruppo consiliare, Andrea Velardita, capogruppo dell’Udc e presidente della commissione Bilancio, uno dei principali esponenti critici dell’azione di governo. “L’attacco diretto al nostro consigliere Velardita, al limite della buona e sana critica politica, da parte dell’amministrazione comunale è un’ulteriore dimostrazione, per i toni intrisi di livore, la vacuità delle espressioni e le frasi dal contenuto gratuitamente accusatorio, di quanto questa amministrazione non sia in grado di accettare le critiche, per ricavarne suggerimenti e occasioni di confronto”, spiega il partito nella nota, nella quale si affrontano anche alcuni nodi politici e programmatici considerati irrisolti. Sul risanamento dei conti comunali, ad esempio, l’Unione di Centro parla di “improvvisazione”, con quello che viene definito un “ingiustificato aumento delle tasse”. “Abbiamo preso atto ad un certo punto che il futuro della città, rischiava di essere seriamente compromesso da una sorta di immobilismo, il motto di questa amministrazione sembra essere amministrare senza rischiare, limitandosi a gestire le urgenze e permettendo altresì a chi interpreta il proprio ruolo di amministratore con superficialità di dedicarsi a tempo pieno a raccogliere consensi elettorali”, spiega l’Udc. E l’ultimo riferimento ai “consensi elettorali” è senza dubbio rivolto al vicesindaco Giuseppe Mattia. L’ex alleato di Sala delle Luci replica anche alle accuse di  voler ricercare solo poltrone: “Se fosse stata questa l’intenzione ci saremmo tenuta ben salda la poltrona di Filippo Sammarco, le dimissioni dell’assessore dimostrano invece in modo evidente il contrario”.

Nessun commento:

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo