sabato 3 maggio 2014

Piazza. Liberi consorzi, M5S: "Consiglieri traditori, commissione solo per perdere tempo"

Comunicato del Movimento Cinque Stelle sul tema dei consorzi:

"Nei salotti romani si dice: se vuoi insabbiare una legge o non prendere una decisione spiacevole, istituisci una commissione. Lunedì 28 Aprile 2014, il consiglio comunale di Piazza Armerina, all’unanimità, ha istituito la commissione che dovrà decidere se aderire al libero consorzio dei comuni con Catania capofila, o rimanere in quello attuate, coincidente (salvo accorpamento di altri comuni) con quello del territorio della ex provincia. Solo che non c’è tempo da perdere. I meccanismi gattopardeschi della legge, impongono una scelta immediata. La normativa, infatti, stabilisce che per formare un nuovo consorzio, bisogna avere i seguenti requisiti:
1)      Raggiungere almeno i 180.000 abitanti;
2)      I comuni devono votare l’adesione a maggioranza dei 2/3 dei componenti del consiglio comunale;
3)      Se la votazione consiliare raggiunge il quorum, bisogna sottoporre la delibera a referendum cittadino;
In alternativa, si può aderire ad un consorzio già esistente, che nel nostro caso, può essere quello di Catania o Caltanissetta. C’è però un vincolo: se si lascia il consorzio di appartenenza (Enna, nel nostro caso), la popolazione complessiva non deve scendere al di sotto dei 150.000 abitanti. Allo stato, la ex provincia di Enna, conta 173.451 abitanti, dei quali 22.196 a Piazza Armerina. Facendo la sottrazione, si arriva a 151.255. Una decisione rapida, come la questione imponeva, avrebbe permesso l’immediato distacco da Enna. Adesso, tutto diventa più difficile e rischioso. Se nei prossimi giorni, un qualsiasi comune della provincia, anche il più piccolo, dovesse decidere di lasciare il consorzio di appartenenza, Piazza Armerina non potrà più farlo. Il sindaco Miroddi e tutto il consiglio comunale, sono a conoscenza del pericolo che corriamo, ma evidentemente, vi sono altri interessi da assecondare. Ecco, il perché della commissione. Bisogna consentire a qualche altro comune di batterci sul tempo ed il gioco è fatto, senza perdere la faccia. Per questo tradimento, il consiglio comunale ha voluto il conforto dei deputati piazzesi. L’Onorevole Lantieri non si è presentata: aveva cose più importanti da fare. L’Onorevole Venturino invece era presente.
In qualità di esperto di voltafaccia politici (dal M5S all’Italia Migliore per poi confluire nel PSI), ha potuto certamente offrire il suo contributo. E i fratelli Miroddi, cosa dicono in merito? Qual è la loro posizione ufficiale? Cittadini Piazzesi, il MOVIMENTO CINQUE STELLE  vi ha avvertito, ma la decisione dipende anche da voi. NOI SIAMO PRONTI A FARE ANCHE LE BARRICATE!
MOVIMENTO CINQUE STELLE

Nessun commento:

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo