Giuseppe Capizzi nella qualità di portavoce del gruppo dei consiglieri comunali del PD Monasteri, Azzolina, Failla e Centonze:
Sorprende la sfrontatezza con la quale il consigliere comunale Giuseppe Venezia afferma il falso a proposito dell’approvazione del bilancio di previsione. Non è assolutamente vero che in caso di mancata approvazione del bilancio di previsione il consiglio comunale sarebbe stato sciolto.
Probabilmente il consigliere, legato come è alla poltrona, per ignoranza tecnico giuridica temeva di dover andare a casa. E’ opportuno e necessario ribadire che la mancata approvazione del bilancio avrebbe comportato il commissariamento del consiglio soltanto rispetto all’atto non approvato.
Sarebbe stato opportuno e politicamente corretto invece che sia il consigliere comunale in questione che pure il giornalista che lo ha intervistato, Agostino Sella, ponessero l’accento sul grave atto politico che è stato consumato nel momento in cui il bilancio è stato approvato con voti trasversali e grazie alla presenza determinante dei consiglieri del centro destra.
Il gruppo dei cinque consiglieri comunali il giorno 13 luglio aveva sottolineato che il bilancio proposto dall’amministrazione comunale era indifendibile ed improponibile, ribadendo tra l’altro che questa posizione era stata condivisa dal gruppo del PD compreso dal consigliere Venezia a tal punto che era stato presentato apposito documento all’amministrazione comunale per attenzionare alcune problematiche.
Lo stesso consigliere dovrebbe pertanto spiegare il cambiamento di rotta sulla valutazione della proposta di bilancio poi approvata in consiglio comunale, bilancio come più volte ribadito che assolutamente non affronta i problemi evidenziati dal gruppo dei cinque consiglieri e da tutti prima condivisi come quello dell’aumento di spesa spropositata sui servizi sociali, della mancanza di risorse per lo sviluppo economico e turistico, la assenza di programmazione sul personale.
Noi abbiamo solo posto problemi di natura politica e nessuno ancora politicamente ci ha dato risposte e continua ad attaccarci personalmente diffondendo solo falsità.
Sinteticamente dobbiamo evidenziare le centinaia di problematiche da noi sempre evidenziate?
Che risposte sono state date sulla programmazione e sull’espletamento dei servizi sociali? Sulla garanzia di rispetto del programma del mandato sugli stessi servizi? Sul fatto che i servizi sociali, da noi giustamente elargiti, per pagare prebende e fare clientele costano per dieci volte di quanto costano ad Enna e Caltagirone con qualità offerta peggiore? Che dire che i ricovero minori ad Enna sono pari a 5 a Caltagirone a 15 e a Piazza Armerina magicamente pari a 70? Che dire che la spesa dei servizi sociali sul servizio minori dall’amministrazione Prestifilippo all’amministrazione Nigrelli è cresciuta di ben 200.000,00 euro e che pertanto paghiamo rette di ricoveri per 700.00,00 (settecentomila badate bene) annu? E’ giusto porsi qualche interrogativo?
Diciamo qualcosa sul personale? Cosa dire sul fatto che vengono dati pareri discutibili agli emendamenti dai responsabili di servizio che guarda caso il giorno dopo l’approvazione del bilancio vengono nominati dirigenti dal nostro Sindaco? Che sul personale in maniera illegittima sono state fatte le progressioni di carriera del personale comunale facendo un esercito di generali, ripeto illecitamente, non avendo fatto nessun concorso esterno, se pur obbligati?
Dobbiamo Continuare? Che fine hanno fatto i lavori sulle strade cittadine il cui mutuo è stato approvato dal consiglio comunale un anno fa?
E’ che dire sullo splendido successo delle striscie blu? Incassi previsti primo anno 800.00,00 euro incassati 40.000,00?
Le risposte demagogiche e inapplicabili sono sempre le stesse “noi siamo con tutti e per tutti” poi vedremo come reperire le risorse eventualmente aumentiamo le tasse ai cittadini per garantire qualcosa o qualcuno.
Davanti ai problemi gravi della città è doveroso avere un atteggiamento responsabile per la difesa dell’interesse generale non essere asserviti a logiche di parte a danno dell’intera collettività. E’ penoso politicamente aver dovuto assistere alla scena del consigliere Venezia che andava ad elemosinare l’appoggio della pseudo opposizione per garantire i voti necessari all’approvazione del bilancio.
E’ una questione di dignità politica.
Sorprende la sfrontatezza con la quale il consigliere comunale Giuseppe Venezia afferma il falso a proposito dell’approvazione del bilancio di previsione. Non è assolutamente vero che in caso di mancata approvazione del bilancio di previsione il consiglio comunale sarebbe stato sciolto.
Probabilmente il consigliere, legato come è alla poltrona, per ignoranza tecnico giuridica temeva di dover andare a casa. E’ opportuno e necessario ribadire che la mancata approvazione del bilancio avrebbe comportato il commissariamento del consiglio soltanto rispetto all’atto non approvato.
Sarebbe stato opportuno e politicamente corretto invece che sia il consigliere comunale in questione che pure il giornalista che lo ha intervistato, Agostino Sella, ponessero l’accento sul grave atto politico che è stato consumato nel momento in cui il bilancio è stato approvato con voti trasversali e grazie alla presenza determinante dei consiglieri del centro destra.
Il gruppo dei cinque consiglieri comunali il giorno 13 luglio aveva sottolineato che il bilancio proposto dall’amministrazione comunale era indifendibile ed improponibile, ribadendo tra l’altro che questa posizione era stata condivisa dal gruppo del PD compreso dal consigliere Venezia a tal punto che era stato presentato apposito documento all’amministrazione comunale per attenzionare alcune problematiche.
Lo stesso consigliere dovrebbe pertanto spiegare il cambiamento di rotta sulla valutazione della proposta di bilancio poi approvata in consiglio comunale, bilancio come più volte ribadito che assolutamente non affronta i problemi evidenziati dal gruppo dei cinque consiglieri e da tutti prima condivisi come quello dell’aumento di spesa spropositata sui servizi sociali, della mancanza di risorse per lo sviluppo economico e turistico, la assenza di programmazione sul personale.
Noi abbiamo solo posto problemi di natura politica e nessuno ancora politicamente ci ha dato risposte e continua ad attaccarci personalmente diffondendo solo falsità.
Sinteticamente dobbiamo evidenziare le centinaia di problematiche da noi sempre evidenziate?
Che risposte sono state date sulla programmazione e sull’espletamento dei servizi sociali? Sulla garanzia di rispetto del programma del mandato sugli stessi servizi? Sul fatto che i servizi sociali, da noi giustamente elargiti, per pagare prebende e fare clientele costano per dieci volte di quanto costano ad Enna e Caltagirone con qualità offerta peggiore? Che dire che i ricovero minori ad Enna sono pari a 5 a Caltagirone a 15 e a Piazza Armerina magicamente pari a 70? Che dire che la spesa dei servizi sociali sul servizio minori dall’amministrazione Prestifilippo all’amministrazione Nigrelli è cresciuta di ben 200.000,00 euro e che pertanto paghiamo rette di ricoveri per 700.00,00 (settecentomila badate bene) annu? E’ giusto porsi qualche interrogativo?
Diciamo qualcosa sul personale? Cosa dire sul fatto che vengono dati pareri discutibili agli emendamenti dai responsabili di servizio che guarda caso il giorno dopo l’approvazione del bilancio vengono nominati dirigenti dal nostro Sindaco? Che sul personale in maniera illegittima sono state fatte le progressioni di carriera del personale comunale facendo un esercito di generali, ripeto illecitamente, non avendo fatto nessun concorso esterno, se pur obbligati?
Dobbiamo Continuare? Che fine hanno fatto i lavori sulle strade cittadine il cui mutuo è stato approvato dal consiglio comunale un anno fa?
E’ che dire sullo splendido successo delle striscie blu? Incassi previsti primo anno 800.00,00 euro incassati 40.000,00?
Le risposte demagogiche e inapplicabili sono sempre le stesse “noi siamo con tutti e per tutti” poi vedremo come reperire le risorse eventualmente aumentiamo le tasse ai cittadini per garantire qualcosa o qualcuno.
Davanti ai problemi gravi della città è doveroso avere un atteggiamento responsabile per la difesa dell’interesse generale non essere asserviti a logiche di parte a danno dell’intera collettività. E’ penoso politicamente aver dovuto assistere alla scena del consigliere Venezia che andava ad elemosinare l’appoggio della pseudo opposizione per garantire i voti necessari all’approvazione del bilancio.
E’ una questione di dignità politica.